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Marotta: «Nel 2000 eravamo l’Eldorado del calcio, oggi il nostro è un campionato di transizione»

All’evento de Il Mattino: «Non siamo stati pronti al cambiamento. In Italia non si cercano talenti perché nessuno è in grado di identificarli»

Marotta: «Nel 2000 eravamo l’Eldorado del calcio, oggi il nostro è un campionato di transizione»
Db Torino 27/01/2019 - campionato di calcio serie A / Torino-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giuseppe Marotta

L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’evento organizzato da Il Mattino per i suoi 130 anni di storia.

“Nel 2000 eravamo l’Eldorado del calcio, sia in termini di qualità del prodotto che di fatturato e di ingaggio dei giocatori. Oggi il nostro è un campionato di transizione: non siamo stati pronti al cambiamento. Non abbiamo capito che era in atto un processo di cambiamento, che si stava passando dal modello del mecenatismo che avevamo in Italia al modello di business: oggi una società di calcio è una società di intrattenimento. È mancata la lungimiranza di presidenti e manager e ora c’è un gap da colmare”.

Marotta ha aggiunto:

“L’Italia è una delle poche nazioni in cui lo sport non è inteso come fenomeno sociale. Non c’è un Ministero dello Sport e per me è una grandissima lacuna. A scuola lo sport non esiste, l’attività motoria non è sviluppata. Non si va alla ricerca del talento anche perché nessuno è in grado di identificarlo, si manca di innovazione e formazione”.

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