ilNapolista

Lotito: «La Lazio ha una visione strategica del sistema. In questo Paese si valutano i proclami e non i risultati»

In conferenza stampa. «La squadra era attrezzata per fare bene, abbiamo qualche rammarico. I cambiamenti portano assestamenti»

Lotito: «La Lazio ha una visione strategica del sistema. In questo Paese si valutano i proclami e non i risultati»
As Roma 02/02/2020 - campionato di calcio serie A / Lazio-Spal / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Claudio Lotito

Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha presenziato alla conferenza stampa di presentazione del ritiro dei biancocelesti ad Auronzo di Cadore. Tanti i temi affrontati da Lotito. Di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni così come riportate da Tuttomercatoweb.

A primo acchito, un’analisi sulla stagione.

«La stagione finisce sabato, quindi sapremo sabato quale sarà il posizionamento definitivo. Abbiamo qualche rammarico, la squadra era attrezzata per fare molto bene. I cambiamenti portano ad assestamenti, ma nell’economia generale abbiamo raggiunto una classifica che non ci fa rimpiangere eccessivamente le aspettative»

Il futuro.

«Il futuro è legato a una logica diversa. L’aver cambiato una guida tecnica ha comportato una serie di modifiche anche negli interpreti, che quest’anno verranno ulteriormente avvicendate. Cercando di tenere lo scheletro centrale, ovvero quei giocatori molto attaccati alla maglia. Lavoreremo alacremente per migliorare e raggiungere altri obiettivi. Le aspettative sono alte. Dipende anche dall’aspetto ambientale, se la stampa e la comunicazione continua a ritrarci in una condizione di subordinazione rispetto ad altre realtà è sbagliato. È avvilente sentire parlare alcune persone sulle radio della Lazio. Noi non veniamo apprezzati dalla comunicazione: quello che gli altri raggiungono diventa un demerito per noi, ma non è la stessa cosa al contrario, quando magari noi raggiungiamo degli obiettivi importanti. Noi non siamo secondi a nessuno»

Ancora.

«Ho preso la Lazio con più di 500 milioni di debiti, nello spogliatoio c’erano le panche di legno. Oggi se vedete il centro sportivo vi rendete conto di come ha lavorato la società, impegnando risorse che stanno sotto gli occhi di tutti. Ma questo passa in secondo piano. In questo Paese si valutano solo i proclami, non i risultati. Noi non abbiamo atteggiamenti roboanti, noi parliamo con i fatti, che voi non traducete nella comunicazione: per voi manca sempre qualcosa. Nei confronti della Lazio non c’è mai una valutazione oggettiva, sono disgustato dall’atteggiamento comunicativo che c’è verso di noi. Questo club non ha criticità e non ne avrà mai fin quando ci sarò. E starò qui fin quando Dio me lo consentirà, poi vorrei lasciarla a mio figlio. La Lazio in Lega viene considerata perché ha una visione strategica del sistema. Nessuno qui però lo dice. Nella vita ci sono spettatori, comparse e protagonisti: la Lazio è protagonista, non ve lo dimenticate mai»

ilnapolista © riproduzione riservata