ilNapolista

Il Guardian: «Il governo inglese ha favorito l’acquisto saudita del Newcastle»

Nonostante le smentite Johnson avrebbe dato mandato al suo ministro degli Investimenti di fare pressioni sulla Premier per “aprire” all’ingresso dei soldi del Golfo

Il Guardian: «Il governo inglese ha favorito l’acquisto saudita del Newcastle»
archivio Image / Cronaca / Boris Johnson / foto Imago/Image

C’è lo zampino del governo inglese dietro l’acquisizione del Newcastle da parte del fondo sovrano dell’Arabia Saudita. Un’operazione politica per favorire gli affari tra la Gran Bretagna e l'”alleato” commerciale del golfo, molto importante per tenere a galla l’economia inglese dopo la Brexit. Lo rivela un’inchiesta del Guardian.

Gli ampi sforzi per facilitare l’accordo, guidati dal ministro degli Investimenti di Johnson, Lord Gerry Grimstone, sono stati compiuti nonostante il governo e Johnson abbiano ripetutamente affermato pubblicamente di non essere coinvolti nei colloqui di acquisizione“, scrive il quotidiano. “Grimstone è stato coinvolto in riunioni con l’allora presidente della Premier League Gary Hoffman e alcuni rappresentanti sauditi, fino ad arrivare all’ufficio del principe ereditario Mohammed bin Salman”. Tutto “per cercare di garantire un’acquisizione considerata negli interessi strategici ed economici del Regno Unito.

Attrarre investimenti dal Golfo è un elemento chiave del ruolo ministeriale di Grimstone – scrive ancora il Guardian – ed è molto ben collegato in Arabia Saudita, avendo in precedenza guidato per il principe Mohammed un gruppo che fornisce consulenza sulla politica aziendale e sulla privatizzazione del regno. Boris Johnson aveva dichiarato in Parlamento nell’aprile 2021 che “il governo non è stato coinvolto in nessun momento nei colloqui di acquisizione della vendita di Newcastle”. E Downing Street ha confermato la stessa versione al Guardian in merito a questa inchiesta.

Dopo che l’acquisizione è rimasta in stallo per quasi 18 mesi, la Premier League l’ha finalmente approvata nell’ottobre 2021, con il Fondo sovrano saudita per gli investimenti pubblici (PIF), presieduto dal principe Mohammed, che ha acquistato una partecipazione dell’80% nel Newcastle. Le pressioni del governo si sarebbero concentrate nell’estate del 2020.

L’acquisizione di Newcastle da parte di un fondo dell’Arabia Saudita è stata veementemente osteggiata come operazione di “sportswashing” da Amnesty e altre associazioni per i diritti umani. Anche la maggior parte dei club della Premier League si era opposta, principalmente per impedire a un altro club di essere superfinanziato dalla ricchezza dello stato del Golfo, come il Manchester City che appartiene allo sceicco Mansour di Abu Dhabi.

“Sebbene Johnson e i suoi ministri abbiano affermato di essere rimasti neutrali – scrive il Guardian – il governo considera l’Arabia Saudita, Abu Dhabi e altri stati del Golfo come solidi alleati e fonti cruciali di potenziali investimenti interni, sempre più importanti dopo la Brexit”.

ilnapolista © riproduzione riservata