ilNapolista

Fedez: «Faccio beneficenza per motivi egoistici: sapere di avere una pubblica utilità mi fa stare bene».

Al CorSera: «Il tumore? Sono fortunato, niente metastasi. Quando affronti esperienze così cambiano le priorità, la mia è veder crescere i miei figli».

Fedez: «Faccio beneficenza per motivi egoistici: sapere di avere una pubblica utilità mi fa stare bene».

Sul Corriere della Sera un’intervista a Fedez. Il 28 giugno terrà un concerto benefico per la fondazione Tog, che cura i bambini con gravi problemi neurologici. Con la moglie, Chiara Ferragni, fa molta beneficenza. È reduce dall’operazione al pancreas dopo che gli era stato diagnosticato un tumore.

«L’operazione è andata bene, il tumore è stato preso in tempo e al 90% va tutto bene. Mi sono stati rimossi cistifellea, duodeno, una parte di pancreas e di intestino. Dall’esame istologico si è visto che non ci sono micro metastasi, motivo per cui non ho dovuto fare chemioterapia. Sono molto fortunato».

Dopo la malattia, le sue priorità sono cambiate.

«Quando affronti delle esperienze di questo tipo ti accorgi che uno degli obiettivi che dopo ti dai è veder crescere i tuoi figli».

Sulla beneficenza:

«Non voglio fare la parte del santone, dell’integerrimo: ho benefici miei, egoistici, nel sentire di avere una pubblica utilità. Mi fa stare bene».

Recentemente ha raccontato di fare uso di psicofarmaci.

«E’ un modo per cercare di superare lo stigma che ancora c’è verso la psicanalisi, la terapia. Uno stigma che io stesso ho dovuto abbattere: ho dovuto maturare che non ci si deve vergognare nell’affidarsi a degli specialisti e chiedere aiuto. Nella nostra cara società civile andare in terapia o avere necessità di terapie integrative per la propria salute mentale è ancora vissuto come un sintomo di pazzia».

Fedez dice spesso di fare fatica a manifestare il suo affetto.

«Perché vengo da una famiglia che lo esprime in maniera pragmatica, non plateale. Forse per questo anche io cerco di fare iniziative concrete e non di sembrare una persona buona. E a chi dice che lo faccio per secondi fini, rispondo che intanto lo faccio».

ilnapolista © riproduzione riservata