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E se fosse l’ultima di Mertens a Napoli? In troppi danno per scontata la sua permanenza

SCRITTO VENTI GIORNI FA – L’offerta di De Laurentiis è di un terzo rispetto all’attuale stipendio. Non è detto che si arrivi a un accordo. Tre anni dopo, sarebbe compiuto il rinnovamento

E se fosse l’ultima di Mertens a Napoli? In troppi danno per scontata la sua permanenza
Napoli 05/05/2019 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Lorenzo Insigne-Dries Mertens

Napoli-Genoa è l’addio annunciato di Insigne. È inutile dilungarsi sui giudizi, lo faremo oggi per l’ultima volta. Il pensiero del Napolista è noto: è un addio che arriva con tre anni di ritardo e che si consuma per volontà di Lorenzo che ha rifiutato un’offerta da non disdegnare: tre milioni che sarebbero diventati tre e mezzo. Questo per sottolineare non la presunta avidità del calciatore (tutti noi lavoriamo per i soldi, ci mancherebbe) ma per evidenziare che non è stata una scelta del presidente De Laurentiis uomo spesso meno decisionista di quanto si possa immaginare.

Il punto è un altro. Oggi potrebbe essere l’ultima al San Paolo di Dries Mertens calciatore nettamente più amato di Insigne, che ha il record di gol segnati con la maglia del Napoli. Mertens, che da una settimana ha compiuto 35 anni, è stato protagonista dell’ultimo scorcio di stagione. Soprattutto per quel che è avvenuto fuori campo. Le frasi sul mancato scudetto, la risposta di Spalletti. La nascita del figlio cui i coniugi hanno dato il nome (Ciro) con cui Mertens è stato ribattezzato a Napoli. La visita di De Laurentiis nella sua casa di Palazzo Donn’Anna, che ai più è parsa quasi la visita a un capo di Stato. La foto – sempre del presidente – col piccolo in braccio al papà e il tweet: Per adesso ho fatto un contratto a Ciro Romeo…#ADL. Insomma tutto il repertorio populistico che ogni tanto De Laurentiis avverte l’esigenza di sfoderare.

Al di là però dell’impatto scenografico, la sostanza resta che Mertens è a fine contratto. Che l’offerta di Aurelio De Laurentiis è stata decisamente al ribasso. Dagli attuali 4,5 milioni a una cifra che balla tra gli 1,2 e gli 1,5. E – al di là delle frasi di circostanza – c’è da valutare anche la posizione dell’allenatore. Come disse De Laurentiis dopo l’incontro. Le frasi del presidente furono molto più caute rispetto a quel che si sarebbe potuto immaginare.

Toccherà a Mertens decidere cosa fare. Anche in virtù del ruolo che potrebbe avere nel Napoli del prossimo anno. I giochi sono aperti. E non è affatto detto che quella contro il Genoa non si riveli l’ultima partita a Fuorigrotta dell’attaccante belga.

Con l’addio di Insigne e Mertens sarebbe così compiuto quel rinnovamento che il presidente del Napoli avrebbe dovuto compiere tre anni fa. Un ritardo che gli esplose in mano con il bubbone dell’ammutinamento. E che non ebbe il coraggio di affrontare quando gli fu servito Ibrahimovic su un piatto d’argento. Ma questa ormai è storia. In questi casi, in genere, si dice “meglio tardi che mai”. Basta un niente per riprendere la retta via. Per ora è ufficiale l’addio di Insigne. Per il belga se ne saprà di più nelle prossime settimane.

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