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“Che vi siete persi…”, Bagni e Giordano raccontano un Maradona inedito e il calcio del primo scudetto

Il libro restituisce la temperatura di quegli anni e di quel calcio dei 2 punti senza l’angoscia del mercato calcistico perenne.

“Che vi siete persi…”, Bagni e Giordano raccontano un Maradona inedito e il calcio del primo scudetto
Bagni e Maradona durante quel Napoli-Como

C’è tutta una pubblicistica sulla vittoria del primo scudetto del Napoli che alle volte risulta un po’ frusta, ma leggere “Che vi siete persi… (pagg. 240; euro 19.80; Sperling&Kupfer)”, il libro sul primo campionato vinto dagli azzurri nei ricordi di Salvatore Bagni e Bruno Giordano, restituisce la temperatura di quegli anni e di quel calcio dei 2 punti senza l’angoscia del mercato calcistico perenne.

Il libro – che è ben scritto, solo con qualche ripetizione – è strutturato a tre voci: l’editoriale che racconta storia e cronaca del Napoli calcio di quegli anni con dovizia cronachistica e con le due versioni – da dentro – di Salvatore Bagni (Napoli 1984-1988) e Bruno Giordano (Napoli 1985-1988). Ma è un ‘dentro’ che non narra solo delle vicende calcistiche del Napoli di Diego Maradona, Corrado Ferlaino, Italo Allodi e dello spogliatoio di quello che sarebbe stato il primo Napoli Campione d’Italia, ma racconta anche le sensazioni e la vita intima ed i dolori familiari dei due calciatori del Napoli: Bruno Giordano perse in quegli anni la mamma in un incidente stradale.

In questo ping-pong di ricordi e cronaca vengono snocciolati aneddoti e sentimenti: il Totonero, i furti a Bagni, i goal da teletrasporto di Diego, le calunnie su Giordano, il ritiro di Vietri all’Hotel Raito, l’ischemia di Allodi, la nascita di un bel bambino che si chiamerà Diego junior, i silenzi freddi di Ottavio Bianchi che portarono al “te ne vai o no… “. Dopo la mano di Dio – di Diego – contro l’Inghilterra in Messico, c’è stata anche quella di Maradona in un Napoli-Sampdoria dell’86-87 che sfuggì alla moviola Rai.

C’è un Maradona inedito, che Bagni e Giordano descrivono come ragazzo buono e generoso e lontano da quello che monologava contro il potere e Blatter. C’è la generosità di Bagni che ospitò Maradona a Gatteo Mare salvandolo per un periodo dal circolo mediatico che gli succhiava il sangue ed il denaro. Ma soprattutto si troverà anche la parabola tecnica – ed amicale – che portò al quel primo Scudetto (10 maggio 1987): Marino che fece arrivare Nando De Napoli da Avellino e pescò a novembre dalla Triestina Ciccio Romano, il regista che serviva al Napoli orfano di Pecci.

Insomma un bel cocktail di sensazioni e di umanità che ci restituisce un calcio che abbiamo amato e che è lontano anni luce per qualità dei protagonisti da questo calcio virtuale che viviamo in questi anni dove le qualità umane latitano come le magie di Maradona che ha da tempo restituito il suo Spirito alla fonte primigenia che lo ha generato.

 

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