ilNapolista

Una di quelle vittorie che hanno il sapore della storia. Spalletti mette insieme tutte le anime del Napoli

3-1 a Bergamo. Una vittoria della vecchia guardia come della meglio gioventù. Spalletti è bravo nel gioco degli equilibri e ora tutto è possibile

Una di quelle vittorie che hanno il sapore della storia. Spalletti mette insieme tutte le anime del Napoli
Mg Bergamo 03/04/2022 - campionato calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Il Napoli vince 3-1 a Bergamo. Senza Osimhen. Toccate tutto quello che potete. Dopo la partita di oggi, nulla può considerarsi più precluso.

È una vittoria che fa molto rumore e mette tanta paura agli avversari e al campionato. Una vittoria che mette d’accordo le varie anime dell’ambiente Napoli. C’è tutto. C’è la vecchia guardia, ancora una volta preferita da Spalletti, che fa il suo e nel primo tempo porta il Napoli sul 2-0. Gol di Insigne e Politano. E c’è il nuovo che avanza, che consente di segnare il 3-1 la rete della sicurezza: Elmas su assist di Lozano. Vittoria che porta il Napoli a 66 punti a pari merito col Milan. C’è il solito bistrattato Mario Rui che gioca una gran partita. Atalanta battuta, Champions sicura ma soprattutto una serissima candidatura per la conquista del campionato.

È una di quelle vittorie i cui effetti vanno al di là del risultato. Moltiplicano le forze. Spalletti è certamente un conservatore, almeno a Napoli lo è, ma sa che ha una panchina lunga e forte e nella ripresa, quando la squadra sembrava che stesse soccombendo, ha tolto via via Politano, Zielinski e Insigne. Il Napoli ha ripreso ossigeno e ha vinto. È bravo nel gioco degli equilibri, forse l’unico modo possibile per governare la barca Napoli.

È una partita strana da raccontare. Il destino era con il Napoli. Eppure sembrava una di quelle giornate segnate. Col Napoli che, come spesso accade nelle partite importanti, pareva in trance. Sin dai primi minuti ha mostrato evidenti segnali di estraneità. Koulibaly è scivolato due volte in tre minuti, Anguissa ha perso palloni in modo insolito per lui, Politano non ne tratteneva uno nemmeno per sbaglio.

Il calcio, per fortuna, di logico non ha nulla. Chi ama interpretare i segni, può divertirsi col primo gol del Napoli. Nato dall’unica scelta non conservativa di Spalletti. Da Zanoli, che ha 21 anni e mezzo e in Italia è trattato come se ne avesse 15. Alla sua età, all’estero i calciatori non sono più considerati giovani da un paio d’anni. Percussione di gioventù, palla in profondità per Mertens che viene abbattuto da Musso. Qui entriamo nel campo del paranormale, con l’arbitro Di Bello che assegna il calcio d’angolo. Cosa possa averlo spinto a vedere una deviazione e quindi ad assegnare un calcio d’angolo, non vogliamo saperlo. Dovremmo entrare in un abisso da cui preferiremmo tenerci lontani. Ci pensa il Var a sottrarre Atalanta-Napoli alla dimensione di Freddy Krueger. Si torna sulla terra. Rigore e gol di Insigne.

L’Atalanta riprende a giocare, ha un paio di possibilità (forse tre) per segnare ma per fortuna la squadra di Gasperini è convinta che per fare gol si debba entrare in porta col pallone. Nessuno ha informato loro del regolamento. E allora il Napoli ci riprova. Seconda percussione, stavolta di Lobotka. Fallo, fuori area. E qui si vede in maniera evidente il lavoro di Spalletti che avrà pure fatto i complimenti per la gestione Gattuso (così ha detto Koulibaly) ma per fortuna ha preso nettamente le distanze dal predecessore. Schema su calcio da fermo. Insigne cercato con lo scavino Politano che beffa il fuorigioco atalantino e al volo di sinistro raddoppia. “Come stare in vantaggio 2-0 con due tiri in porta”: un volume che vorremmo diventasse un best-seller.

Nel secondo tempo in tanti nel Napoli boccheggiano più del solito. Spalletti ne toglie tre. Tiene dentro Mertens. E dopo il 2-1 di De Roon, quando sembra che possa crollare, invece le forze fresche fanno la differenza. Koulibaly (che via via si è decisamente ripreso) serve la meglio gioventù: Lozano per Elmas. Tre a uno in contropiede. Il calcio è un gioco semplice.

ilnapolista © riproduzione riservata