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Napoli-Roma 1-1, pagelle / Lo stadio chiamiamolo Titanic Arena, Zielinski e Fabian fantasmi gemelli

Dopo l’orrore gattusiano, Spalletti ha raggiunto la Champions ma dovrà spiegare questo crollo fisico e mentale. Si era illuso di aver lavorato sulla tenuta mentale della squadra

Napoli-Roma 1-1, pagelle / Lo stadio chiamiamolo Titanic Arena, Zielinski e Fabian fantasmi gemelli
Napoli 18/04/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Roma / foto Image Sport nella foto: Victor Osimhen-Chris Smalling

Le pagelle di Napoli-Roma 1-1 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

MERET. Stasera l’Angelo di questo lunedì pasquale è passato e ha detto amen. Cara Ilaria probabilmente il tricolore finirà su qualche petto meneghino e io non posso fare altro che distinguere tra buoni e cattivi in questa ennesima delusione casalinga. Altro che stadio Diego Armando Maradona, dovrebbe chiamarsi Titanic Arena. E il giovane Meret è sicuramente tra i buoni, per il coraggio in quelle uscite spericolate ma efficaci – 6,5

Sul Maradona la penso come chi ritiene che il problema sia la collera di San Paolo. E mi meraviglio che, in una città superstiziosa e scaramantica come la nostra, nessuno abbia pensato che cambiare nome allo stadio forse non era proprio una felice idea. Quanto a Meret, premiamo questo coraggio – 6

ZANOLI. Ecco, contraddico subito il mio manicheismo di pancia e il buon Zanoli lo spedisco in purgatorio: sovente boccheggia, intimidito dalla sfacciata pressione giallorosa nel secondo tempo, e diventa falloso. E lasciamo stare i gialli presi o non presi: Mou nel fango delle recriminazioni arbitrali ci sguazza – 5,5

Sei troppo severo, Fabrizio. Per me raggiunge la sufficienza piena – 6

RRAHMANI. Una secondo tempo orrido, travolto dal passo degli avversari. Perdipiù, nei rilanci alla disperata Amir non ha per niente mira – 5

Deve essersi scimunito, con quei lanci lunghi, non c’è altra spiegazione: una quantità di palle regalate agli avversari da fare spavento. Ed è stato troppo distratto anche su Abraham, che per fortuna ha gettato alle ortiche un colpo di testa abbastanza semplice – 5

KOULIBALY. C’è un Comandante buono e uno cattivo. Il primo può permettersi di dire a testa alta: “Zaniolo chi?”. Il secondo nel finale da Armata Brancaleone sbaglia almeno tre volte in fase di uscita. Per me prevale comunque quello buono – 6,5

Peccato per quel giallo – 6

MARIO RUI. Marittiello s’impegna in difesa ed è salvifico su Pellegrini al 66’. In fase di spinta è generoso ma i suoi cross così così non tolgono il povero Victor dal deserto della solitudine – 6

Uno dei migliori in campo, sicuramente uno dei più motivati – 6,5

FABIAN RUIZ. La sua utilità è parecchio marginale e si appalesa con un paio di fraseggi decenti. Lui e Zielinski sono i fantasmi gemelli di questo Napule senza fiato e dopo la sostituzione di Lobo, Ilaria, ho sperato solo che Spalletti togliesse subito l’Ispanico per risparmiarci un potenziale harakiri nella fatidica costruzione dal basso – 4,5

Fabian e Zielinski ultimamente fanno venire i brividi – 5

DEMME dal 68’. Ha cercato di mantenere il carro per la scesa, invano. La Roma passa quando vuole – 5

Il carro, ormai, era bello che andato – 5

LOBOTKA. Siamo Lobo-dipendenti, come dimostra il ricamo per El Tav che poi si guadagna il penalty. Bravo anche come ultimo uomo quando la Roma riparte. Il suo infortunio fa calare le tenebre degli Inferi nonostante la luce pasquale – 7

Dotato di spirito di sacrificio come pochi non perde una palla. Senza Lobo si spegne definitivamente la luce e cala il sipario – 7

ZIELINSKI dal 56’. Un paio di tiri e nulla più. Perde vari palloni e a questo punto della storia e alla vigilia di un nuovo Napule libero dal suo passato per la prossima stagione viene da interrogarsi sulle eterne promesse che rimangono tali ché sopravvalutate. Certo, Zielinski ha colpi e talento ma la sua scomparsa nel momento decisivo del campionato è immorale nonché senza spiegazioni – 4

Il nulla – 4,5

ANGUISSA. E’ la prolunga ideale della verticalità dettata da Lobo. Zambo pugna e poi gioca la palla, bene. Va in tilt solo nei maledetti ultimi quindici minuti quando all’improvviso non sa più gestire la pelota – 6,5

Il calo nel secondo tempo, quando era necessario spingere con lucidità per portare a casa la partita è inspiegabile – 5,5,

LOZANO. El Tav è Profondo Azzurro, creando vortici in cui  romanisti si perdono. E quando gioca così non c’è paragone che tenga con i ghirigori orizzontali di Na-Politano. Il vantaggio è merito soprattutto suo – 7

Anche tirare fuori dal campo Lozano è inspiegabile – 7

ELMAS dal 68’. Pochissima roba – 5

Senza voto

OSIMHEN. Se resta, il Napolista dovrà farsi carico di un ciclo di seminari dal titolo: “Quale assistenza per Osimhen?”. Il paradosso di questa partita è che Victor viene servito per la prima volta solo al 47’ dal Lozano, cioè non nel primo tempo dominato dal Napule. E così l’unico modo per essere pericoloso è prendere la traversa della propria porta – senza voto

Per poco non cresimava il povero Meret. E’ vero che è servito poco ma, spesso impallato, non fa nemmeno nulla per liberarsi e farsi vedere – 5,5

MERTENS dall’82’. E fu così che il Maradona vedendolo entrare in campo imitò la nota disperazione di Sandra Milo: “Ciroooooooo, Ciroooooooooo” – senza voto

Quando si invoca l’ingresso di Mertens come se fosse il salvatore della patria, vuol dire che la storia è davvero finita – senza voto

INSIGNE. E ce ne costa lacrime stu Canada a nuie napolitani… A giocare gioca, ma l’assist più promettente per Victor si perde malamente. Su rigore ancora una volta non spiazza il portiere ma la mette dentro con un tiro forte e angolato. Il resto, appunto sono lacrime – 6,5

Gioca una buona partita, sia in fase di attacco che in quella di difesa ed è ottima l’intesa con Lozano – 6,5

JUAN JESUS dall’82’ – senza voto

Senza voto

SPALLETTI. Per me contano i risultati, di qui una sintesi drastica: un punto su sei in due partite consecutive in casa nella fase cruciale di questo scarso campionato a perdere. E non è questione di sfortuna o di errori arbitrali. Ma di impotenza e mancanza di fame. Poi, certo: il terzo posto vale la Champions dopo l’orrore gattusiano ma quando vorrà e se potrà, Spalletti qualche spiegazione dovrà darla su questo crollo fisico e mentale – 3,5

L’eccesso di retorica fa male, offusca le idee e la lettura della partita. Forse ha commesso un errore di valutazione, su questo Napoli. Ha creduto, in virtù di alcuni risultati positivi, di aver costruito la tenuta mentale della squadra. Ma questa squadra, da quel punto di vista, è senza speranze. Mourinho lo ha battuto in modo misero, proprio sul piano della fermezza mentale – 4 

ARBITRO DI BELLO. Un altro rigore plateale visto solo al Var. Del resto una campionato scarso non può avere che arbitri scarsi – 3

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