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L’Atalanta apre gli occhi e si risveglia satellite del Chelsea

Sul Corriere la grande paura di Bergamo che forse si era illusa di essere al centro di grandi investimenti

L’Atalanta apre gli occhi e si risveglia satellite del Chelsea
Db Reggio Emilia 26/05/2019 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Sassuolo / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giampiero Gasperini-Antonio Percassi

Il numero uno dell’Atalanta, Steve Pagliuca, sta lavorando seriamente per acquistare il Chelsea. L’indiscrezione s’è fatta sempre più forte nelle ultime ore ed è stata confermata da un comunicato ufficiale rilasciato da Pagliuca stesso. È il comunicato che annuncia un consorzio di tutto rispetto, con nomi grossi. Da Tanenbaum il presidente della Nba all’ex ad di Disney Bob Iger. E poi soprattutto John Terry ex capitano e stella dei blues, a rafforzare ulteriormente una candidatura seria. Si può leggere sull’edizione odierna del Corriere Bergamo.

«Con Mr Pagliuca e Mr Tanenbaum sono presenti altri leader in business, media e tecnologia, inclusi l’ex ad di Disney Bob Iger e la giornalista Willow Bay, il co-founder di Facebook Eduardo Saverin e Elaine Saverin, donna d’affari, il co-founder di Bain Capital Raj Ganguly. Il socio dei Golden State Warriors, Los Angeles Dodgers e Los Angeles Football Club, Peter Guber. Jim Breyer di Breyer Capital, l’investitore John Burbank e l’imprenditore nel campo tech Div Turakhia. In più, il gruppo dà il benvenuto al True Blues Consortium, organizzazione dedicata al Chelsea e concentrata sul rappresentare gli interessi della tifoseria del club».

La giornata di ieri, dunque – si legge ancora sul Corriere Bergamo – ha decisamente e rapidamente sorpassato il comunicato di due giorni fa, con cui Pagliuca riaffermava l’impegno della famiglia e dei partner americani nell’Atalanta, nella partnership con Percassi. Anche perché il doppio impegno di Pagliuca potrebbe diventare un problema in caso di partecipazione alla stessa coppa europea. In sostanza, secondo quanto scrive il Corriere Bergamo, l’Atalanta diventerebbe secondaria nell’universo Pagliuca. Noi la diciamo ancora più brutalmente, se possibile: il club bergamasco diventerebbe una specie di satellite del Chelsea.

Lo pensano pure i tifosi, d’altronde. Si legge sul Corriere Bergamo stesso in un editoriale a firma Ferrario. Che parla di una vigilia (quella col Lipsia) da mal di pancia, perché fa venire mal di pancia «la vicenda del neo-padrone americano pronto a disfarsi dell’Atalanta per il giocattolo (e l’investimento) ben più attraente del Chelsea».

Quello che è successo intorno alla società non fa che ricordarci che il calcio, oggi, è business. Ma l’eccezione atalantina era proprio quella di fregarsene dell’equazione soldi=vittorie. Prima di lamentarsi di proprietari, allenatore, squadra, non è il caso di farsi un esame di coscienza e chiedersi se non siamo diventati come uno juventino qualsiasi?

Monta, intanto, l’ira degli azionisti locali dell’Atalanta, cornuti e deprezzati in nome della presunta identità bergamasca. Una situazione incandescente a poche ore dalla partita col Lipsia, centrale per i destini europei della banda Gasperini.

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