È arrivata anche l’ufficialità, ovviamente. Koulibaly salterà Empoli-Napoli perché ammonito da Di Bello ieri al Maradona nel pareggio contro la Roma. L’ammonizione è inventata, surreale. L’abbiamo scritto. Koulibaly ha recuperato due palloni uno dietro l’altro, entrambi in scivolata. L’intervento punito è un intervento pulitissimo, sul pallone. Il senegalese non alza la gamba, non entra a martello, niente di niente. È una chiusura che meritava di essere sottolineata solo dall’applauso dei tifosi. Invece l’arbitro evidentemente ha applicato un altro regolamento, quello del calcetto, che non permette le scivolate.

Al Napolista facciamo una battaglia per contrastare i populismi, le lagne e i complottismi tipici di un certo tifo, certi errori però sono tanto plateali quanto ingiustificabili. Questo è assai più ingiustificabile del giallo che costrinse Osimhen a saltare l’Atalanta, che pure era discutibile. Gli arbitri stanno diventando profondamente scarsi in Italia, adeguati al campionato. Va detto con chiarezza.

Oltre a Kalidou Koulibaly, un turno di squalifica anche per Fuzato, l’espulso nella panchina della Roma. E Zaniolo, che salta l’Inter.  Stangata più pesante per Gary Medel, espulso per proteste dopo la punizione dal limite assegnata alla Juventus contro il Bologna dopo un centinaio di re-view che ha scatenato enormi polemiche soprattutto per la gestione dell’episodio. Due giornate e una multa per il cileno per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara (Settima sanzione); per avere inoltre, al 40° del secondo tempo, a seguito del provvedimento di ammonizione, continuato a protestare in maniera plateale anche con gesti inequivocabili nei confronti del Direttore di gara, toccandogli lievemente il braccio alla notifica del provvedimento di espulsione.