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Empoli-Napoli 3-2, pagelle / Spalletti non disse una parola su Totti, figuriamoci se parlerà adesso

Gli converrebbe spiegare ma non accadrà. È grottesco accusarlo per i cambi. È la Waterloo dell’era De Laurentiis. Quanto è piccolo l’orizzonte di questo Napoli, Porco Brado

Empoli-Napoli 3-2, pagelle / Spalletti non disse una parola su Totti, figuriamoci se parlerà adesso

Le pagelle di Empoli-Napoli a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

MERET. Il Napule si ostina a fare beneficenza al modesto Empoli, sei punti donati in tutto, e il rischio che si corre, Ilaria cara, è di fare dei soli e sciagurati Meret & Malcuit i due Malaussène di questa Waterloo dell’èra De Laurentiis. Nella paperissima di Meret oltre all’errore personale ci sono i difetti di questa squadra fragile ed enigmatica: la costruzione dal basso; una gestione insicura persino sullo zero a due; la passività abulica della difesa; la mancanza di fame e di ferocia; un collasso psicologico e fisico. E mi fermo qui – 3

Sono imbarazzata nel compilare la pagella di Meret. È lo stesso Meret a crearmi imbarazzo. Immagino come si possa sentire: io al posto suo forse non mi riprenderei più dalla depressione. Una cosa, però, te la devo raccontare, una cosa che ritengo emblematica: al momento del replay del clamoroso scempio di Meret, sullo sfondo le telecamere inquadravano un display luminoso con la pubblicità credo di una paninoteca. Il nome? Porco Brado. Surreale, eh? – 1

ZANOLI. Reduce da un malanno è andato in campo comunque e non ha combinato granché, mantenendo un profilo bassissimo se non invisibile – 5

Timido e irrisolto – 5

MALCUIT dal 45’. Se Meret ha la colpa del pareggio toscano, lui ha le stigmate infernali del primo e del terzo gol dell’Empoli. Infierire non serve – 3

Meret ha sbagliato una volta, clamorosamente, ma una volta. Malcuit due, tremende entrambe – 1 

RRAHMANI. Comincia subito con una grave amnesia, quando al 3’ lascia libero il malefico Pinamonti di colpire di testa. La difesa ha un senso atavico di mollezza e per fortuna l’Empoli infila una serie di tiri innocui fino all’epilogo delle tenebre azzurre – 5

Io l’ho trovato attento e puntuale – 6

JUAN JESUS. Il meno peggio di un reparto in sofferenza da settimane e settimane, anche se Giovanni Gesù rischia di far cadere Meret ben prima del finale con il solito retropassaggio autolesionista – 6

Ha il merito di aver disinnescato Osimhen nel post partita. Non è poco – 6

MARIO RUI. Lì a sinistra è dove la manovra del Napule diventa più asfittica e senza respiro, con il Capitano posizionato tra Marittiello e l’Ispanico nella sagra dei passaggi inutili – 5

Meglio 100 Mario Rui che 1 Malcuit, Fabrizio. Anche lui, per me, non è andato male – 6

ANGUISSA. D’accordo Ilaria, perde un paio di palloni che innescano seduta stante il modesto Empoli epperò il merito dello zero e due è tutto suo, recupero e assist per Insigne – 6

Un paio di palloni, Fabrizio? All’attivo, nel mio taccuino, ha una sola palla giocata bene, quella servita a Insigne per il gol (che è l’unica cosa che gli vale un voto superiore a 3). Per il resto, lo considero un disastro, oggi. Lento nei pensieri e nella corsa. Quando gli arriva palla (e Mertens lo invita spesso) è come se scottasse. Perde la stessa quantità di palle che Lobotka rende giocabili. Per carità – 4

FABIAN RUIZ. Come nei cruciverba. Otto orizzontale: Fabian Ruiz. Nel Napule dei mille e mille passaggi, che fa girare la pelota fino a far calare la palpebra per noia, l’Ispanico ne indovina una su dieci, come la palla che dà al Messicano e che porta al gol ciresco. Per il resto disegna estenuanti cerchi fini a se stessi oppure la dà dietro. L’hombre orizzontale, appunto – 4,5

Partecipa anche lui all’azione per il gol di Mertens – 4,5

LOZANO. Una concretezza rara e un’assistenza continua per Victor The Mask. Non a caso il servizio vincente per il primo gol azzurro è suo – 6,5

Al 2′ immola le sue parti intime per difendere, al 17è ‘ velocissimo su palla servita da Osimhen in profondità, tanto da lasciare con un palmo di naso i difensori dell’Empoli. Al 38′ purtroppo sventaglia alle stelle. E’ lui che mette la palla in mezzo per il gol di Mertens – 6,5

ZIELINSKI dal 68’. Ci mancava solo lui in questo disastro – 5

No comment – senza voto

MERTENS. Il paradosso di questa Waterloo aureliana è che Ciro l’Anziano alla fine vesta i panni dell’eroe senza macchia. Del resto il suo impiego dal primo minuto è figlio del populismo non solo mediatico che lo ha invocato un giorno sì e pure l’altro. Questione di punti di vista. Si può dire che il belga partenopeo ha giocato bene e segnato, però da qui a ergerlo come faro luminoso sopra un cumulo di macerie ce ne vuole. Però, appunto, dipende da cosa si desidera in futuro. Ma nella città che ha osannato e rimpiange Mister Veleno è possibile anche che la rifondazione azzurra non possa prescindere da uno dei senatori più influenti dello spogliatoio – 6,5

Dinamico e intelligente. Buona l’intesa con Osimhen. Sarà anche anziano, ma oggi era uno dei più giovani – 7

POLITANO DAL 77’. Senza voto

Pensa che ero talmente impressionata da quanto accadeva in campo che non mi sono nemmeno accorta del suo ingresso – senza voto

INSIGNE. Segna anche il Canadese nell’ambito di una prestazione grigia. Struggente l’abbraccio con Ciro sotto la curva dei tifosi in trasferta ma a furia di guardare indietro, il Napule e De Laurentiis rischiano di diventare statue di sale come la moglie di Lot in fuga da Sodoma – 6

Sì, quell’abbraccio ha colpito anche me, è stato bello. Comunque Insigne è stato uno dei migliori in campo – 7

OUNAS dall’85’. Senza voto

I suoi compagni erano talmente in bambola che non hanno nemmeno pensato di poterlo innescare. Un quadro pietoso (per i compagni, non per lui, poverino) – senza voto

OSIMHEN. Stavolta i compagni non si dimenticano di lui ma il tocco magico, di testa o di piede, non gli riesce mai – 5,5

Ha la capacità di andarsi a infognare sempre sulla destra, dove poi non può più fare nulla per eludere il difensore avversario. Oggi è stato tanto fumo e poco arrosto, basta pensare a quello che ha fatto al 51′: finta e controfinta ma non quaglia. Peccato, perché con Mertens si intendevano, avrebbe potuto incidere di più – 5

SPALLETTI. Il meno colpevole di tutti. In questo tragico finale è rimasto stritolato tra il presidente e la squadra. Inutile dilungarsi. Accusarlo per i cambi è grottesco, un dettaglio soverchio in una crisi che ha radici antiche. Certo, forse gli converrebbe spiegare cosa è successo, ma non accadrà. Spalletti ha incassato in silenzio finanche le accuse della fiction tottiana – 5

Dal ritiro con annesso ammutinamento ad un nuovo ritiro che nemmeno si capisce chi lo ha voluto. Sono così stanca di queste dinamiche, Fabrizio. Per carità, Spalletti non c’entra niente, ma approfitto dello spazio riservato a lui. Sono stufa di vedere quanto è piccolo l’orizzonte di questo Napoli, quanto è minima la tenuta mentale e psicologica, ma non solo quella. E’ tutto così banale e squallido, nella sua ciclica ripetitività, che temo di non riuscire a trovare parole – senza voto

ARBITRO MARINELLI. Arbitra decentemente – 6

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