Inzaghi sconfitto con onore: “E’ la migliore squadra di Serie A, non è stata surclassata come è successo a Juve e Roma in passato”
“L’arte del calcio è perdere le partite giuste. Se c’era una partita che potevamo permetterci di perdere era questa, perché l’obiettivo principale di questa competizione è passare il turno. Ma non è che io sia seduto qui al settimo cielo”. Anche per Klopp al Liverpool è andata bene. Non quanto si aspettavano tutti alla vigilia. Perché l’Inter ha fatto bella figura ad Anfield, vincendo, sfiorando un’impresa che anche i giornali inglesi il giorno dopo riconoscono.
The Athletic per esempio elogia “il coraggio con cui l’Inter ha giocato per 70 minuti, giocando audacemente”, nonostante – sottolinea il giornale inglese – in Italia avessero accompagnato Inzaghi verso una partita dall’esito scontato: “l’umore prevalente era quello del realismo”.
Quando “Lautaro Martinez trova l’incrocio dei pali poco dopo l’ora tutto ad un tratto Mission Impossible sembrava realizzabile”. E’ durata poco l’illusione: l’espulsione di Sanchez ha cambiato tutto.
“Peccato per l’Inter. Si sono ritirati ma non in disgrazia. L’Inter non era tra le favorite all’inizio della competizione. Né sono stati eliminati da un avversario che i bookmaker si aspettavano che battessero. Non sono stati surclassati come la Roma ad Anfield nel 2018 o la Juventus allo Stamford Bridge a dicembre. Si sono accreditati come la migliore squadra della Serie A”.
Insomma, nel panorama svilente del calcio italiano in Europa, l’Inter ha consegnato all’estero una serata di dignità. “Anche questo è stato un progresso”, continua The Athletic. “Le prestazioni, per non parlare dello stile con cui ha giocato a volte l’Inter, hanno superato le aspettative”.
E’ vero che il Liverpool ha colpito tre pali, “ma non ha dominato e ha provato disagio di fronte all’Inter”. Certo, “per un club delle dimensioni e della storia dell’Inter, inquadrare questa come una svolta in Champions League è stridente”, ma “dato che la Premier League è una Super League con un altro nome in termini di disparità finanziaria, i club italiani, almeno per ora, hanno bisogno di tutte le stelle allineate se vogliono arriveranno in finale come ha fatto la Juventus dal 2015 al 2017. A pensarci bene, però, il divario tra l’Inter e l’élite che ha affrontato in questa stagione non sembra affatto ampio”.