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L’ad di Tim: «Dazn non ha fermato la pirateria come avrebbe dovuto, perciò rinegoziamo l’accordo»

Su Calcio e Finanza le parole di Labriola: «Le questioni chiave sono più spettatori per abbonamento e la pirateria che ha ridotto la dimensione del mercato»

L’ad di Tim: «Dazn non ha fermato la pirateria come avrebbe dovuto, perciò rinegoziamo l’accordo»
Milano 25/04/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Hellas Verona / foto Image Sport nella foto: stemma Dazn

L’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della conference call con gli analisti sui conti del 2021 e sul nuovo piano industriale dell’azienda. Le sue parole sono riportate da Calcio e Finanza.

«Abbiamo considerato l’impatto negativo ma non abbiamo incluso ulteriori migliorie che potrebbero scaturire da una rinegoziazione. Quello che succederà è che nei prossimi tre anni lavoreremo sul business dei media, non siamo pienamente soddisfatti dal modo in cui stiamo mettendo a terra questa strategia. Non stanno contribuendo dal punto di vista del valore, da quello dell’Ebitda e quindi possiamo cercare di migliorare la marginalità anche da questa linea di business».

Sul tema calcio:

«All’inizio le ambizioni erano ottimistiche, tuttavia una serie di problematiche hanno rallentato l’intera iniziativa e trasformato le opportunità in un freno per l’Ebitda. Le questioni chiave sono più spettatori per abbonamento e la pirateria che ha ridotto drasticamente la dimensione del mercato. Dazn avrebbe dovuto fermare la pirateria ma non lo ha fatto e quindi siamo in fase di negoziazione con loro. In secondo luogo il ritardo nel piano dei voucher ha causato un effetto domino sul mercato, aumentando la pressione competitiva facendo scendere la crescita delle linee e i prezzi previsti».

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