Il talento classe 2001 della Juve è in prestito alla Cremonese. «Qui quando un giovane gioca nei top club e sbaglia una partita o due, si critica subito e l’allenatore non lo mette più»
L’accusa del baby Fagioli, classe 2001 piacentino, di proprietà della Juventus e ora in prestito alla Cremonese dove si sta giocando, coi grigiorossi, una storica promozione in Serie A. Nicolato l’ha selezionato per giocare nell’Under 21 e proprio dal ritiro degli azzurrini sono arrivate le sue parole critiche verso il sistema calcio in Italia, soprattutto in rapporto ai giovani.
«Non posso che notare che in Spagna, forse in Inghilterra un po’ meno, ma anche in Germania e Francia, i giovani giocano assai di più rispetto all’Italia. Il punto è che qui da noi, quando un giovane gioca nei top club e poi magari sbaglia una partita o due, si critica subito, si comincia a dire che non è pronto e che magari deve andare a fare prima un’esperienza fuori. Anche per l’allenatore poi diventa difficile farlo giocare con continuità. Nicolato non ha tutti i torti a dire che nei principali campionati in Italia si fa fatica a dare fiducia ai giovani, perché anche noi lo sentiamo sulla nostra pelle e lo riscontriamo ogni giorno. Quando vediamo i giovani giocare al Barcellona, ad esempio, magari ci rimaniamo male. Speriamo che con il tempo cambino le cose, me lo auguro»