Crippa: «Il gol di Fabian ricco di significati: il Napoli non ha vacillato, non s’è accontentato»

A Radio Kiss Kiss Napoli un protagonista delle grandi sfide tra Napoli e Milan negli anni 80. «Come si vince lo scudetto? Facendo più punti degli altri!»

montieri

Massimo Crippa, Maradona lo chiamava Crippìn. Protagonista delle grandi sfide tra Napoli e Milan negli anni 80′ e alla fine degli anni 90′. È intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli, a Radio Goal.

«Crippìn. Un bel ricordo»

Come si vince lo scudetto?

Bisogna fare qualche punto in più degli altri, il Napoli ha tutte le possibilità per arrivare in fondo. Il calendario è alla portata, secondo me. Almeno da dopo la partita col Milan. Quello di domenica sera è un match da vincere a tutti i costi. Nonostante la brutta eliminazione col Barcellona c’è entusiasmo, soprattutto dopo la vittoria della Lazio. Ho visto ieri sera il derby, mi sembra che il Milan a livello fisico stia abbastanza bene, l’Inter è in grossa difficoltà. Il calendario può dargli una mano, certo. Però il Napoli ha tutte le caratteristiche per arrivare in fondo. 

Che vuol dire il gol di Fabian?

È fondamentale. Però quel gran gol (perché poi bisogna metterla in quell’angolino) significa altro: il Napoli subito il gol non s’è accontentato, non ha vacillato. È andato a cercare di prendersi la vittoria. Questo è importante.

Ti sarebbe piaciuto giocare Napoli-Milan?

Si, ma non ho l’età. Il Napoli ha un’occasione importante per far capire alle altre che risponde presente. 

Barella somiglia a Crippa?

Mi piace tantissimo, è un perno dell’Inter e dell’Italia. Anche lui però sta attraversando un momento d’appannamento. Speriamo non si riprenda nelle ultime giornate.

Cosa deve temere il Napoli di questo Milan?

Anche ieri sera il Milan è arrivato a concludere con Leao. Su quella fascia lì, a sinistra, con Theo e Leao, sono veramente pericolosi. E poi attenzione a Giroud: non si vede tanto ma in certe partite può diventare determinante. Però lì c’è Koulibaly, quindi sono sereno. Non so se Romagnoli recupera, questo è un grande vantaggio. Anche se Kalulu ha fatto un’ottima partita. La spinta deve arrivare dal pubblico. Speriamo che non si ripeta la situazione vista col Barcellona, che alle prime difficoltà la squadra ha avuto problemi. Il Milan non è il Barça ma ha giocatori che possono risolvere la partita. 

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