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Allegri: «Non so se abbiamo qualità o maturità per la finale Champions, ma bisogna avere l’ambizione di arrivarci»

In conferenza: «Se non avessimo avuto i primi tre mesi della stagione, non saremmo qui. Ora siamo un gruppo granitico, ma il pericolo è pensare di andare oltre»

Allegri: «Non so se abbiamo qualità o maturità per la finale Champions, ma bisogna avere l’ambizione di arrivarci»
Mg Milano 23/01/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro il Villareal. Di seguito alcuni estratti da Tuttomercatoweb.com.

“Le idee chiare ce le ho, speriamo di indovinarla. A marzo si decidono i campionati, la Champions, la Coppa Italia. Ci sono cinque giorni ora. Vogliamo arrivare alla sosta nella migliore delle condizioni, dovremo essere focalizzati”.

E’ una Juve da finale di Champions?

Non so se ha qualità o maturità per arrivarci, so che dobbiamo avere l’ambizione di arrivare. Partecipiamo al campionato, giochiamo la Champions, la Coppa Italia e l’obiettivo deve essere sempre massimo. Dovremo fare sempre il massimo, senza uscire con rimpianti. Questo non deve succedere. Domani è una finale secca che giochiamo in casa”.

Ci può parlare dei singoli, di come stanno?

“Chiellini è a disposizione, come Dybala e Bernardeschi. Sono rientri importanti: speriamo di risolverla in 90′, sennò serviranno 120′ e i cambi saranno importanti. Non hanno i novanta nelle gambe, possono essere ricambi ottimi. Bonucci è out, purtroppo Leo ha giocato delle partite, come Empoli e Villarreal, non stando bene. Si è messo a disposizione, è stato bravo ma ha un problema al polpaccio che non riesce a risolvere. Alex Sandro si sentiva il polpaccio ‘strano’, ho preferito non rischiarlo. Domani non è l’ultima della stagione. Zakaria dovrebbe tornare giovedì o dopo la sosta. Poi Chiesa, McKennie e Kaio sono fuori per lungo tempo”.

Morata come sta? Giocherà?

“Di tre giocano due, Vlahovic gioca, non ho mai detto che gioca Morata. Alvaro sta attraversando un buon periodo: son contento ma non era diventato scarso in sei mesi. Anzi, aveva fatto molto bene ma era sempre stato criticato. Giocava in una posizione che non era la sua: con un centravanti ora gioca meglio, secondo le sue caratteristiche”.

Rinuncerebbe, potendo, a tutti gli infortuni o all’inizio stagionale?

Se non avessimo passato i primi tre mesi della stagione, non saremmo a questo punto. Ora siamo un gruppo granitico, però non abbiamo fatto niente. Il pericolo è pensare di andare oltre. L’immediato è domani, poi vediamo. Sennò si parla di vittoria Champions o scudetto… L’equilibrio è quello che ci dà più forza, non servono sbalzi d’umore, andando per aria e scendendo giù. L’equilibrio è importante, poi serve migliorare le prestazioni. Intanto siamo qui, a giocarci i quarti di Champions, un posto in Champions e la finale di Coppa Italia. Una gara come quella di domani è bella da vivere: sarà una gara complicata, ci sarà da difendere, i tifosi dovranno darci una mano, dovranno darla ai ragazzi”.

E’ la Juventus che immaginava a inizio stagione?

“Sono arrivato che ero fermo da due anni ed abbiamo iniziato con degli errori, me compreso. Ora la squadra ha raggiunto un suo equilibrio: ora siamo a marzo, nel momento decisivo. Ma vale ora come negli altri anni e a marzo dovremo essere diversi rispetto a quello che siamo da settembre a febbraio”.

E’ la gara più delicata di questa seconda avventura?

“Marzo è il momento del divertimento. Da settembre a febbraio devi giocare per divertirti, ora c’è da divertirsi per giocare e vincere. Il pallone è più piccolo e più pesante. E’ divertimento. Per i giocatori è straordinario: l’attesa di giocarsi un posto ai quarti, gli altri obiettivi, ora è bello e divertente. E’ una finale secca, il risultato dell’andata non conta: sappiamo le difficoltà e rispettiamo l’avversario, dimostra la forza dentro di noi”.

E’ la partita più importante della stagione?

“Lo è della Champions. Se vinciamo andiamo ai quarti, poi il resto è un’altra storia. La Champions è una cosa, domani è la gara più importante della Champions. E’ una partita vera, contro una squadra con grandi qualità, lavorano tanto come squadra”.

Il PSG è stato fischiato dopo esser stato eliminato dal Real Madrid. Ha paura di veder giudicata la sua stagione per soli 90′?

“Servirà un grande prestazione, indipendentemente da come andrà. Il pubblico applaudirà i ragazzi. La partita del Real Madrid contro il PSG insegna una cosa. Gli è scappata di mano in un attimo, quando giochi queste gare piò succedere. Avere il controllo in quei momenti è molto importante. Serve serenità per reagire a quello che succede”.

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