Sacchi: «Il Napoli punta sul gioco, sulle idee, Spalletti non aveva bisogno di innesti»

Alla Gazzetta: «Il mercato non sposta gli equilibri per lo scudetto, l'Inter è favorita, ammesso che superi indenne le sfide di febbraio»

Sacchi Napoli

Db Reggio Emilia 06/02/2016 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Arrigo Sacchi

La Gazzetta dello Sport intervista Arrigo Sacchi nel suo speciale dedicato al mercato. Commenta i movimenti dei club di Serie A nel mercato di gennaio. C’è spazio anche per il Napoli e la Lazio, che non si sono mosse granché, in termini di acquisti.

«Puntano sul gioco, sulle idee. Spalletti non aveva bisogno di innesti e la Lazio dimostra di avere la pazienza di attendere i risultati del lavoro di Sarri. Anche la Roma, a parte Sergio Oliveira che è un ottimo elemento, non ha cambiato molto».

Sul Milan, pressocché immobile sul mercato:

«Il Milan è una società seria. I dirigenti guardano al bilancio. Maldini e Massara sono stati bravissimi a scegliere giocatori giovani o che dovevano rilanciarsi: bisogna dare loro fiducia. Lazetic è un ragazzo di cui tutti parlano bene. La gente deve capire che questa è una politica seria in un Paese che di serio ha ben poco. Se puoi, spendi; sennò ti arrangi con le idee. Piuttosto bisogna che il Milan si svegli in fretta, perché nelle ultime partite non è stato il solito Milan pieno di entusiasmo, di coraggio, di umiltà, di spirito di sacrificio. Ecco, deve ritrovare quelle qualità, altrimenti rischia la Champions».

Il mercato sposta gli equilibri in chiave-scudetto?

«Non credo, l’Inter è favorita, ammesso che superi indenne le sfide di febbraio: Milan, Liverpool e Napoli sono ossi duri. Se fa il capolavoro di eliminare il Liverpool in Champions, dovrà gestire le energie su due fronti e può incontrare qualche problema».

Chi andrà in Champions?

«L’Inter è avanti, il Napoli e il Milan, se si rimette in sesto, pure. L’ultimo posto se lo giocheranno l’Atalanta e la Juve».

 

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