“José è più grande del post dove si trova, È lui che detta le regole del gioco, lui è la comunicazione della Roma. Intanto il debito del club aumenta”

Il Messaggero analizza il post Inter-Roma, lo sfogo di Mourinho nello spogliatoio raccontato dal Corriere dello Sport. E la prende anche dal versante della società. Scrive di una società silenziosa che fondamentalmente subisce Mourinho.
È difficile stare dietro a uno come José Mourinho: al momento è più grande del post dove si trova. È lui che detta le regole del gioco, lui è la comunicazione della Roma. Lui è la squadra e la società: un uomo così performante e in un club che sceglie di non parlare (i Friedkin), può prendere il sopravvento e non sai mai dove arrivi il punto di caduta. Specialmente se viene scelto senza avere una strategia di contrasto. Le regole, lui, se le scrive da solo, adotta le sue strategie, al di là del bene e del male.
E ancora:
Oggi la società è economicamente in difficoltà, il debito aumenta, i costi anche (i contratti pesanti), non è un’attrazione per gli sponsor e il patrimonio calciatori viene depauperato: la proprietà è costretta a versare una ventina di milioni al mese. I ricavi non arrivano e in prospettiva non ci sono nemmeno troppi calciatori di valore da rendere appetibili sul mercato. Senza parlare della prospettiva di non giocare per il quarto anno di fila la Champions. I Friedkin si ritrovano a dover ripensare la strategia societaria, ma rinunciare a Mou e Pinto sarebbe per loro un fallimento, oltre ché sanguinoso da un punto di vista economico per il mancato rispetto del decreto crescita. Si dovrà capire se si è in grado di permettersi uno come lo Special.