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I Mondiali piazzati un mese prima degli Europei: anche il nuoto ha i suoi Ceferin e Infantino in lotta

Clamoroso sgarbo presidenziale di Al-Musallam a Paolo Barelli. Ora nel nuoto ci saranno tre edizioni dei Mondiali in 18 mesi, e poi un’Olimpiade sei mesi dopo

I Mondiali piazzati un mese prima degli Europei: anche il nuoto ha i suoi Ceferin e Infantino in lotta
Gwangju (Corea del Sud) 24/07/2019 - Campionati Mondiali di Nuoto / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Gregorio Paltrinieri

Anche il nuoto ha i suoi Infantino e Ceferin. Solo che si chiamano Husain Al-Musallam, presidente della Fina, e Paolo Barelli, presidente dimissionario della Len, la Ligue Europeenne de natation. E la faida tra governo mondiale ed europeo ha prodotto un calendario dell’assurdo: la Federazione internazionale ha annunciato una edizione “straordinaria” dei Mondiali di nuoto dal 18 giugno al 3 luglio, a Budapest. Poco più di un mese prima degli Europei già programmati a Roma dall’11 al 22 agosto.

Riassumendo molto una questione politica fatta di lotte intestine sgambetti istituzionali: per fare un “dispetto” a Barelli, Al-Musallam ha piazzato i Mondiali alla fine di giugno, di fatto disinnescando gli Europei, ridotti quasi a defaticamento della rassegna iridata. Ingarbugliando incredibilmente il calendario del nuoto internazionale: restano confermati i Mondiali di Doha nel gennaio 2024, in pieno anno olimpico. In totale ci saranno dunque tre edizioni dei Mondiali in vasca lunga in 18 mesi, e poi un’Olimpiade sei mesi dopo. 

L’evento “straordinario” è frutto di un accordo tra il primo ministro ungherese Viktor Orban e il presidente kuwaitiano della Fina e segue l’annuncio del primo febbraio scorso del rinvio dei Mondiali originariamente previsti a Fukuoka, in Giappone, dal 13 al 29 maggio, a causa della pandemia.

Sabato scorso a Francoforte si era tenuto il Congresso straordinario della Len, che aveva sancito la sfiducia alla governance di Paolo Barelli e la conseguente fine della sua presidenza dopo 10 anni. Il presidente della Federnuoto italiana era stato eletto nel 2020 con una percentuale bulgara di voti (l’86%), ma i rapporti di potere si sono ribaltati con l’elezione di Al-Musallam alla presidenza Fina. Barelli ha deciso di non ricandidarsi e alla guida della Federazione europea è stato eletto il portoghese Antonio da Silva.

Barelli a Francoforte aveva rivendicato il successo degli Europei romani, “unica manifestazione internazionale del nuoto organizzata nel 2022”. Al-Musallam non ci ha pensato due volte e ha replicato con i Mondiali “straordinari”.

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