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Fonseca bloccato a Kiev: «È il giorno peggiore della mia vita, spero solo non ci cada una bomba addosso»

A Jornal de Noticias: «Mi sono svegliato alle cinque per le esplosioni. Non so come uscirò da qui, resta solo da pregare»

Fonseca bloccato a Kiev: «È il giorno peggiore della mia vita, spero solo non ci cada una bomba addosso»
Db Milano 12/05/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paulo Fonseca

Drammatico il messaggio che arriva da Paulo Fonseca, bloccato in Ucraina come De Zerbi. L’ex tecnico della Roma è a Kiev con la famiglia. Ha rilasciato un’intervista a Jornal de Noticias in cui dichiara:

«Mi sono svegliato alle cinque del mattino con cinque esplosioni di fila. Avevo un volo in programma per oggi, ma ora è impossibile uscire da qui, anche perché gli aeroporti sono già distrutti e lo spazio aereo è stato chiuso. Al momento si può uscire da Kiev solo via terra e tutti stanno cercando di fuggire a Leopoli, città vicina alla Polonia. Le strade sono completamente ferme, perché è impossibile spostarsi con così tante macchine. Le code sono enormi, non c’è più benzina. Resta solo da pregare che non cada una bomba su di noi. Ci sono diversi aerei militari in azione. Questo è il giorno peggiore della mia vita. Ci sono code enormi nei supermercati, le persone stanno comprando tutto, non è rimasto molto. Non so davvero come uscirò da qui».

 

 

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