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Napoli-Samp 1-0, pagelle / Il gol di Petagna un momento mistico. Quando ci toglieremo il rosso Toronto?

Prosegue la conversione di Lobotka a Pizarro. Due di seguito per Ghoulam: un miracolo epifanico. Che bella la coppia centrale Rrahmani-Juan Jesus

Napoli-Samp 1-0, pagelle / Il gol di Petagna un momento mistico. Quando ci toglieremo il rosso Toronto?

Le pagelle di Napoli-Sampdoria 1-0 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

OSPINA. Costretto a rigirarsi i pollicioni al freddo e al gelo. E quel rilancio sballato al 71’ è meno che un peccato veniale – senza voto

Gli do il voto proprio per il freddo che deve aver preso, lo merita – 6

DI LORENZO. L’Euroappuntato si applica con la consueta solerzia e la passività doriana lo induce a spingere in modo indefesso – 6,5

La prossima volta potremmo provarlo in porta: sono certa che saprebbe adattarsi anche a quel ruolo. Non c’è assolutamente niente che non sappia fare – 7

RRAHMANI. Che bello il calcio, Ilaria! Abbiamo iniziato la stagione sperando nell’esplosione della coppia Manolas-Kappa due e invece ci ritroviamo un altro tandem di alta affidabilità, seppur d’emergenza: Rrahmani più Giovanni Gesù. Al 27’, Amir, va anche al tiro (centrale) ma Audero respinge – 6,5

Come centrali possiamo dire che ormai siamo calzatissimi, Fabrizio – 6,5

JUAN JESUS. Con venti giorni di ritardo o quasi rimedia al fatale autogol pro-Spezia e stavolta la cabeza colpisce la porta giusta. Ma l’ostico Di Bello non ha pietà e annulla per offside. E dire che oggi la Chiesa celebra il battesimo di Giovanni al cugino Gesù nel Giordano. Per il resto svetta di testa in difesa e ribatte un tiro di Thorsby. Giovanni Gesù va comunque premiato – 7

Che bella l’esultanza di Juan per il gol, che peccato che Di Bello gliel’abbia strozzata! Aveva la faccia di un bimbo, ha allargato le braccia con i pugni chiusi stretti stretti, era così felice da avermi commossa – 7

GHOULAM. Due partite di seguito: piccolo miracolo epifanico. La sinistra di Marittiello è movimentista, per non dire extraparlamentare. La sua è più ortodossa e ordinata, con il valore aggiunto di un piede mancino elegante sui calci piazzati – 6,5

Vederlo in campo di nuovo è stato un piacere. Sul finale è calato, ma è assolutamente comprensibile – 6,5

TUANZEBE dall’80’. I pochi tocchi che abbiamo visto inducono all’ottimismo della volontà – 6

La prima palla che tocca la regala, perfetta, a Mertens. Mi è piaciuto il piglio: sembrava perfettamente integrato, si è chiamato la palla esattamente dove voleva che arrivasse. Da apprezzare la finta di corpo, la fiducia mostrata, il gioco. Troppo poco in campo per dargli di più, ma la voglia di farlo ci sarebbe tutta – 6

LOBOTKA. Meno vistoso, ma sempre efficace e pensante. La sua conversione a Pizarro prosegue inarrestabile. E mi chiedo come farà il suo inventore Spalletti a rimetterlo in panca – 7

L’ho trovato semplicemente spettacolare: non ha sprecato nemmeno mezzo pallone. Nessuno può mettere Lobo in un angolo, non più – 8

DEMME. Il calabro-teutonico sta tornando in forma. Così fa lo sherpa e s’accolla il lavoro di portare palla da dietro, senza sbavature o cazzate. In un paio d’occasioni fa anche il rifinitore, oltreché recuperare palloni – 7

Non fallisce un recupero, aiuta a verticalizzare, fa tutto e lo fa bene, in crescita, sicuramente – 7

FABIAN RUIZ dall’80’. Rivederlo è un’altra buona notizia oggi – senza voto

Senza voto

ELMAS. Una miriade di spunti e blitz da destra e poi da sinistra che però s’infrangono sulla muraglia blucerchiata. Qualche volta è capa tosta e tenta invano il tiro anziché servire i compagni liberi. In ogni caso ha il merito di fare un assist fantastico per Ciro il Grande (oggi lo chiamo così: accolgo il suggerimento di un autorevole lettore) – 6,5

Meglio a sinistra che a destra, ma troppo, troppo egoista – 6

MERTENS. Ciro il Grande, appunto. Il profeta Petagnone, votato al sacrificio e all’altruismo, gli spiana strade, sentieri e corridoi e lui si ritrova a fare più di una volta il vero centravanti. L’occasione più evidente al 55’ quando arriva male su quella palla del predetto Macedone (del Nord) – 7

Peccato per gli errori, perché sicuramente ha impensierito non poco la difesa doriana – 6,5 

INSIGNE. Il Torontino s’accascia prima della mezzora ed esce, suscitando applausi ma non rimpianti ché senza di lui si vince (e non è la prima volta). Ne approfitto per porre una questione alla società: fino a quando il Napule si presenterà in versione red canadese? Forse fino a quando andrà via Capitan Paperone? Oggi si giocava in casa e si poteva indossare la prima maglia azzurra, magari coi doriani in rosso (la loro terza camiseta). Per la cronaca: dall’album Panini di mio figlio Diego Maria apprendo che la rossa è la nostra quarta maglia. Addirittura – 6

A me la rossa piace, quindi mi va benissimo la scelta. Quanto a Insigne, ormai è già il passato. Stasera abbiamo soltanto intravisto ciò che potremo essere – 6

POLITANO dal 29’. Finalmente la sua agitazione è meno fumosa di quella vista a Torino. È suo il servizio per il gol annullato di Giovanni Gesù, per esempio. Indi un tiro insidioso al 39’ e finanche un colpo di testa al 75’ – 7

A Juan regala una palla morbidissima, come morbida sarà quella che regala a lui Politano al 75′, che peccato – 6,5

PETAGNA. Per l’intera partita va a farsi il mazzo in tutta la metà campo doriana epperò si ritrova a fare un gol da centravanti vero, di quelli che vanno ad arricchire la cineteca delle prodezze. Si libra in aria a mo’ di rovesciata e la colpisce col sinistro: ne esce una traiettoria arcuata e trasversale che assomiglia a un incredibile pallonetto. A lui il Napule deve oggi sei punti, presi con le due liguri – 7,5

Il gol di Petagna è stato un momento mistico. In campo è come se per qualche istante sembrato lunghissimo tutto si fosse fermato. Ho visto aprirsi acque, camminarci gente sopra, arrivare cavallette respinte da un uomo in mezza rovesciata, il cielo è sembrato illuminarsi all’improvviso. C’è addirittura qualcuno che giura che anche la pioggia abbia smesso di battere sul campo. Tutto è rimasto immerso come in un’atmosfera irreale. Nei salotti, tutti in piedi, mentre un lungo e vaporoso “Ohhhhhhhhhhh” riempiva stanze, case, palazzi e poi spezzava muri e finestre. E tutti, poi, si sono guardati esclamando: “Era Petagna!”. Meraviglioso, da studiare il modo in cui un ragazzo così grande e grosso sia riuscito ad aprire quella gamba in quel modo (e la sua partita non è stata certo solo in quel gol) – 9

SPALLETTI. Torna in panca e il Napule vince. Certo, la squadra avrebbe dovuto chiudere la partita e tutti abbiamo temuto la beffa finale, visto il recente passato. Ma tra infortunati e contagiati che possiamo dire a Spallettone? – 7

Nulla, solo: “bentornato” – 7

ARBITRO DI BELLO. La sua vittima oggi è il Mertens pluricadente nell’area blucerchiata. Almeno una volta qualche dubbio me lo sarei fatto venire – 5

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