Oggi il Giudice Sportivo deciderà sulle partite non giocate all’Epifania. L’Atalanta si è costituita contro il Torino per ottenere la vittoria a tavolino

Stanno succedendo cose, nel calcio italiano. Che rimbalzano tra le carte della Giustizia Sportiva prima di finire tradotte in classifica: partite perse e vinte a tavolino, ricorsi a parti invertite, la lega che si costituisce contro un suo stesso club.
Oggi il Giudice Sportivo si pronuncerà sulle partite non giocate all’Epifania, dopo aver già dato il 3-0 a tavolino all’Udinese per la trasferta mancata della Salernitana (con punto di penalizzazione ai granata, e ovvio ricorso col precedente di Juve-Napoli). Ne parla a Tuttosport l’avvocato del Torino Eduardo Chiacchio, visto che uno dei casi più spinosi riguarda Atalanta-Torino. L’Atalanta si è costituita e ha chiesto esplicitamente la vittoria a tavolino. E lo ha fatto anche la Lega.
“Abituato come sono alle tipologie di queste controversie, ero in studio con alcuni colleghi del mio staff ad attendere le eventuali memorie dell’Atalanta – racconta – Con somma sorpresa, invece, alle 23 circa mi sono state notificate le memorie della Lega di Serie A. E io, con la mia esperienza ultratrentennale, non ricordo precedenti in cui una Lega si sia costituita dinanzi al proprio giudice sportivo per un ricorso. La Lazio, un anno fa, le presentò una decina di minuti prima della mezzanotte. Ancor più in extremis. Ma mai la Lega scese in campo. L’Atalanta si è costituita in giudizio e ha presentato le sue memorie intorno alle 23 e 30″.
“La costituzione dell’Atalanta poteva essere prevedibile, anche se poi ho saputo, ad esempio, che la Fiorentina non si è costituita contro l’udinese nell’analogo procedimento davanti al giudice sportivo: come vedete, non tutti si comportano allo stesso modo. Per quanto riguarda invece la memoria contro di noi della Lega di Serie A… beh, non avrei mai pensato che una Lega si costituisse in un giudizio in cui sarà chiamato a decidere il giudice sportivo della stessa Lega. Anche se il dottor Mastrandrea offre tutte le garanzie di esperienza e terzietà”.
L’avvocato ricorda anche che il calcio può fare tutti i ricorsi al Tar che vuole, ma c’è una sostanza immodificabile per le partite non giocate all’Epifania:
“In ogni caso, nel momento in cui si sarebbe dovuta disputare la gara Atalanta-Torino, cioè giovedì 6 gennaio, il provvedimento sanitario della Asl era pienamente valido ed efficace. E il Torino non poteva che ottemperare al fine di non commettere violazioni anche di natura penale. Oltre al fatto che avrebbero potuto espandere il contagio, se i granata fossero usciti di casa. Se il semaforo è rosso, ci si deve fermare: punto, non si discute. Non rispettare le disposizioni di un’autorità è una grave violazione, un reato espressamente prescritto dall’articolo numero 650 del codice penale“.