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Juve-Napoli 1-1, pagelle / Lobotka è l’Hegel del Napoli. Il Toronto fa bene a Insigne

Mertens non tradisce. Il gol è stato un concentrato di testa, corpo e cuore. Per Di Lorenzo non esistono stanchezza, Covid, Asl, schizofrenia istituzionale, nulla

Juve-Napoli 1-1, pagelle / Lobotka è l’Hegel del Napoli. Il Toronto fa bene a Insigne
Db Torino 06/01/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Insigne

OSPINA. Buon Ventidue Ilaria. Questa partita poteva essere una farsa da virus e invece è stata una partita vera. A Ospina tocca un po’ di lavoro ma non più di tanto. Una respinta sul tuffatore clericale al 60’ (che poi, ahinoi, segna il pareggio) e una parata stentata su Dybala. Una notazione negativa: da un suo rinvio sballato in fallo laterale origina la punizione al 95’ del citato Dybala – 6

Ingannato da una maledetta deviazione, che beffa – 6

DI LORENZO. Ventidue contro ventidue all’alba del Ventidue. Un duello nazionale quello tra l’Euroappuntato e il predetto tuffatore. E il Nostro la spunta varie volte, assicurando a destra una copertura efficace senza pause. Sovente accompagna Na-Politano (e non solo lui) là davanti. Per la cronaca: si procura un rigore ma il giovane Sozza propende per la grazia ai bianconeri – 6,5

Per lui non esistono stanchezza, Covid, Asl, schizofrenia istituzionale, nulla. Il mondo intorno potrebbe anche implodere e Di Lorenzo continuerebbe a fare quello che deve fare: il suo mestiere. Infaticabile – 7

RRAHMANI. Governa in modo autorevole la difesa. Il gol non colorato è un paradosso: lui fa il suo dovere neutralizzando l’ispanico triste ma la pelota carambola al posto sbagliato, sui piedi clericali – 6,5

Sfortunato sul gol, la sua partita è impeccabile. Ottimi i movimenti, precisa la posizione e anche gli interventi – 7 

JUAN JESUS. Comincia con una cazzata, quando cincischia in area e Morata per fortuna non ne approfitta. Ma resta un fatto isolato e Giovanni Gesù si allinea con successo ad Amir nel presidio difensivo – 6,5

Era un po’ teso, forse. Ma fortunatamente si è ripreso – 6,5 

GHOULAM. Il Covid lo rimette in gioco per novanta minuti e lui principia con prudenza mantenendo la posizione, anche con buoni interventi difensivi. Indi prende coraggio e fiducia e segue il Torontino a sinistra. Bravo – 6,5

Alzi la mano chi non ha pensato, per un attimo, vedendolo rotolare a terra, che si fosse scassato qualcosa un’altra volta. Ad ogni modo: immagino i dolori che avrà oggi da tutte le parti, quanto sarà stanco, costretto a giocare ben oltre le sue possibilità per le assenze assurde in squadra. È stato bravo ed è stato anche bello tornare a vedere quegli scambi con Insigne che ci fanno pensare a tanto tempo fa – 6,5

DEMME. Per certi versi è la giusta spalla gregaria per Lobo il pensatore. Va ramazzando palloni sporchi e provoca alcuni falli bianconeri – 6,5

La differenza, rispetto a Lobo, è netta e sorprende. Lobo è l’eleganza precisa, Demme il manovale grezzo. Quando arriva la palla a Diego l’azione rallenta, come se si fermasse un secondo di troppo a pensare. Ma non sbaglia quasi niente e il lavoro sporco lo fa – 6,5 

LOBOTKA. La metto in modo hegeliano, Ilaria: è l’anima dialettica del Napule, quella che consente il divenire della squadra. Poi, giocando tutte quelle palle capita pure che talvolta qualcuno gliela strappi, come Dybala al 66’ – 7

A differenza di Demme, Lobo sa cosa fare un attimo prima di essere chiamato a farlo. Ha una velocità di movimenti – con annessa precisione – che sembra telecomandata da qualcuno che ha una visione più ampia della nostra. Difficile che faccia la mossa sbagliata o che scelga male il tempo. Ieri sera queste sue qualità sono state evidenti più del solito. Ha anche dato una grande mano nei recuperi. Mi è piaciuto moltissimo – 8

ZANOLI dal 91’. Senza voto

A me il piglio con cui entra questo ragazzo piace. Mi piacerebbe vederlo più spesso – sv

POLITANO. È la perfetta metafora della prestazione azzurra: crea davvero tanto ma concretizza poco – 6

Tanto fumo e poco arrosto. E dispiace, perché si dà da fare, ci mette l’anima, ma alla fine resta sempre inconcludente – 6

ELMAS dal 76’. Impatto zero a differenza di altre volte. Senza voto

Era anche reduce dal Covid, e da un tampone dubbio che ad un certo punto ha fatto pensare fosse sparito in chissà quale tunnel spazio-temporale – sv

ZIELINSKI. Il suo spazio vitale è nella striscia tra il centro e la trequarti, dove prende lo slancio necessario per inventare. Rispetto alle ultime partite fa sicuramente meno ma se fosse entrato quel tiro al 37’ (deviato dal connazionale tutto consonanti) staremmo a parlare del solito e vincente San Piotr – 6,5

Nel dubbio se potesse giocare oppure no, il nostro Piotr forse ha deciso di restare un po’ nell’ombra, come se si fosse chiesto tutto il tempo: “Mi si nota di più se mi muovo o se sto fermo?”. Resta comunque un pericolo nei tiri da fuori area, eh sì, peccato per quello parato dal codice fiscale. Con il Napoli al completo la sua partita sarebbe certamente durata meno tempo, la permanenza in campo è stata, credo, una necessità – 6

INSIGNE. Eccoci giunti al Torontino, cara Ilaria, versione milionaria di “Lacrime napulitane” per fortuna non più carne da macello. Nel primo quarto d’ora sbaglia due tiri, un taglio e un passaggio. Indi la imbrocca e serve uno splendido pallone a Na-Politano da cui zampilla la rete di Ciro l’Anziano. Suo anche l’assist per il tiro di Piotr appena citato. Un pensiero finale: in teoria, sono d’accordo con quanti sostengono che debba andare via subito. Epperò vedendolo disteso e cordiale con arbitri e avversari mi viene da dire che adesso con la testa finalmente svacantuta da assilli e ansie da contratto (e sappiamo quanto è fragile la sua psiche), il Torontino potrebbe giocare bene ché più leggero e magari anche segnare serenamente i rigori – 6,5

Io ne sono certa: tutto il caos che aveva in testa è svanito al momento della firma in ciabattine di spugna. Ieri ha fatto il suo e mi fa piacere che abbia ritrovato Ghoulam almeno per un po’ . In fondo, Fabrizio, tutte le partite contro la Juventus finora per lui sono state un disastro, per quell’ansia che aveva dentro. Ieri per la prima volta il suo volto era disteso – 6

MERTENS. Cesella una rete che celebra l’armonia tra intelligenza e classe. Mezzora dopo potrebbe fare il bis ma il pipelet quasi privo di vocali fa muro. Indi ci prova su punizione. Ciro l’Anziano conferma la sua resurrezione propiziata dallo spallettismo. Senza dimenticare il suo pressing – 7

Il Napoli si affida a lui come se fosse un Messia, un capitano di lungo corso e lui non tradisce. Il gol è stato un concentrato di testa, corpo e cuore. Bellissima l’azione, lo spunto, splendida la realizzazione – 7

PETAGNA dall’88’. Senza voto

senza voto

SPALLETTI. In panca c’è un’altra volta Domenichini ché lui è a casa col Covid. Detto questo, e nelle condizioni date, il Napule comincia bene il Ventidue dopo i disastri casalinghi di dicembre. Certo, oggi la Giuve è una squadra normale ma questo pareggio è da salutare con moderato e prudente ottimismo – 6,5

Sai Fabrizio? Credo che con Spalletti in panchina la partita l’avremmo vinta, senza nulla togliere al dolcissimo Domenichini, che ieri con la giornata vissuta dal Napoli non deve essersela vista bene. La Juve è apparsa cosa molto modesta, il Napoli era ridotto ai minimi termini, ma ha una qualità di gioco di fronte alla quale tutti i calciatori a disposizione di Allegri dovrebbero decidere di cambiare mestiere – 6,5

ARBITRO SOZZA. Nega un rigore a noi e uno a loro (fallo di mano di Ciro). E conferma tutti i miei timori sul protagonismo della nouvelle vague degli arbitri italiani – 4

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