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Il mercato “dimezzato” del Napoli: ha fatto plusvalenze solo con Allan e i tre giovani al Lille

Dimezzati in due anni i ricavi da cessioni. L’acquisto di Osimhen messo a bilancio per 75 milioni di euro

Il mercato “dimezzato” del Napoli: ha fatto plusvalenze solo con Allan e i tre giovani al Lille
Db Monaco di Baviera (Germania) 01/08/2017 - Audi Cup / Atletico Madrid-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis-Cristiano Giuntoli

Il Napoli non ha un bel rapporto con le plusvalenze. E in due anni ha di fatto dimezzato il suo mercato in uscita, con 48,7 milioni di euro ricavati dalle cessioni messi a bilancio chiuso il 30 giugno 2021: circa la metà dei 95,8 milioni di euro del precedente esercizio.

Calcio e Finanza ha esaminato l’ultimo bilancio del Napoli facendo attenzione proprio alle plusvalenze, per cui anche il club di De Laurentiis è finito nel mirino della Covisoc. Nel 2019/20 le plusvalenze hanno pesato per il 34,9% sul fatturato, mentre nel 2020/21 la cifra è scesa al 21,3%. Le principali operazioni in tal senso sono indicative: il Napoli ha messo a bilancio una plusvalenza da 23 milioni per la cessione di Allan all’Everton, ma poi le altre più remunerative sono quelle dei giovani (e Karnezis) ceduti al Lille nell’affare Osimhen: Palmieri (7.026.349 euro), Karnezis (4.828.205 euro), Liguori (4.071.247 euro) e Manzi (4.021.562 euro).

Tra i giocatori ceduti in prestito, la cifra maggiore è quella spesa dal Marsiglia per Milik: 3.933.460 euro.

La cifra che il Napoli ha messo a bilancio per l’acquisto di Victor Osimhen è 75.356.819 euro: al 30 giugno 2021, scrive ancora Calcio e Finanza, aveva un valore netto di poco superiore ai 45 milioni di euro.

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