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Colantuono: «Partiremo per Napoli tra mille difficoltà. C’è chi scenderà in campo per onor di firma»

In conferenza. «I regolamenti non sono chiari. Oggi non abbiamo fatto allenamento. Proveremo ad onorare il derby, ma che partita diventa?»

Colantuono: «Partiremo per Napoli tra mille difficoltà. C’è chi scenderà in campo per onor di firma»

Vigilia complicata per Stefano Colantuono. La Salernitana domani dovrebbe partire per Napoli visto che i calciatori positivi, ad oggi, sono otto. Ma la situazione resta in evoluzione. Il tecnico dei granata è intervenuto comunque in conferenza stampa, su Zoom, per presentare la sfida del Maradona, prevista domenica alle 15:00. Queste le sue dichiarazioni così come riportate dai colleghi di Tuttomercatoweb.

Come sta la squadra e, soprattutto, si giocherà?

Questi regolamenti sono poco chiari. Due calciatori si sono negativizzati e non sappiamo se possiamo aggregarli al gruppo perché dovranno superare dei test da sforzo come previsto dal protocollo. Altri otto hanno il covid e, dunque, non saranno a disposizione. Se aggiungiamo gli infortuni e le altre indisponibilità è facile pensare che partiremo per Napoli tra mille difficoltà. Ci sono cose che non riesco a capire. Abbiamo otto positivi, in questo momento, e speriamo che domani non ci siano ulteriori sorprese. C’è gente che viene da un lungo periodo di inattività, se non superano la visita medica si abbassa lo stesso la percentuale del 35%? Naturalmente giocheremo, ma vorrei sottolineare che oggi non abbiamo fatto allenamento. E al danno si potrebbe aggiungere la beffa: chi non è al top rischia l’infortunio muscolare, senza dimenticare la squalifica di Ranieri.

In che modo un allenatore può lavorare così?

Mi chiedo: che partita diventa? Noi rispettiamo i regolamenti, sia chiaro, ma ci sono troppe cose che non sono chiare. C’è chi scenderà in campo per onor di firma, rischiando infortuni muscolari perché fuori allenamento. A cospetto di un avversario di grande valore che, naturalmente, sarebbe stato favorito a prescindere, pure con una Salernitana al completo.

All’andata, però, avete fatto una grande partita…

Sono due contesti completamente diversi. C’erano defezioni, ma non un’emergenza di questo tipo. Gli avversari riconobbero le qualità della Salernitana, quella sera facemmo un’ottima figura. Domani faremo la rifinitura, sicuramente cercheremo di ottenere il massimo con quello che abbiamo a disposizione. La condizione fisica è la componente che fa la differenza, purtroppo sono cose che non dipendono da noi. Proveremo a rendere la vita difficile al Napoli, ma mancheranno davvero tante pedine.

Che pensa del mercato?

Quello di riparazione è difficile, trovare gli incastri giusti è complicato. Lasciamo lavorare il direttore sportivo con serenità, ci siamo confrontati e le idee sono condivise. Stanno circolando tanti nomi, quando raggiungeremo l’obiettivo ne parleremo nel dettaglio. Ora è inutile fare discorsi, non è detto che le trattative vengano chiuse. Ad ora è più corretto parlare dei giocatori a disposizione, dopodomani dovranno fare una partita molto importante a cospetto di un avversario eccezionale. Mi concentrerei solo sui ragazzi che ho, dovremo annullare il gap con una prestazione perfetta. Il mercato è in evoluzione, faccio questo lavoro da tanti anni e ciò che sembra certo oggi diventa insicuro un minuto dopo. Commenteremo dopo le firme, ora è superfluo.

Si può dire che il vero campionato inizierà il prossimo sei febbraio, con lo scontro diretto con lo Spezia?

Domani dovremo fare uno sforzo enorme, ringrazio in anticipo chi scenderà in campo con zero allenamenti sulle gambe. Per ora mi concentro sul derby.

Torniamo indietro, alla gara Milan-Spezia. Un match che indirettamente ha avuto ripercussioni anche sulla bassa classifica, con un errore arbitrale che ha danneggiato la Salernitana e le dirette concorrenti per la salvezza. Avete parlato di quell’episodio e dello 0-3 a tavolino attribuito all’Udinese?

Abbiamo visto e commentato tra di noi, ma fa parte del gioco. L’arbitro ha sbagliato, le squadre in lotta per non retrocedere ne hanno risentito ma non voglio entrare nel merito perché sono cose che capitano. Allenatori e calciatori commettono errori, può capitare anche a chi dirige una gara. Non mi permetto di andare oltre, voglio essere solidale con il signor Serra che è certamente più dispiaciuto di noi. Quanto allo 0-3, l’iter è questo: partita persa a tavolino e penalizzazione, poi un ricorso che potrebbe ribaltare il primo verdetto. Ci siamo attenuti ad una decisione dell’ASL che, almeno in quel momento, era organo supremo. Non abbiamo fatto altro che rispettare le disposizioni delle autorità sanitarie, qui si parla di salute e di educazione civica. Non era giusto mettere a repentaglio l’incolumità degli altri, ci eravamo organizzati con un aereo privato ma non c’erano le condizioni per partire.

Tornando alla gara, domenica ci sarà uno scenario peggiore rispetto a quello della partita con la Lazio…

Ci sto convivendo dal 23 ottobre, quando esordii con l’Empoli e ci furono molti infortuni. Oggi il discorso si è ingigantito, è diventato più grande e la situazione è complicata. Ne prendo atto, ci impegneremo e proveremo ad onorare il derby.

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