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Spalletti naufraga sempre tra dicembre e gennaio. A Lozano stava pure stretto il Napoli

Chiunque parli di scudetto, è da ricovero in neurodeliri. È a rischio anche la Champions. Squadra molle e caratterialmente incapace di tenere alta la concentrazione per due partite di fila

Spalletti naufraga sempre tra dicembre e gennaio. A Lozano stava pure stretto il Napoli
Napoli 22/12/2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Spezia / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Jakub Kiwior-Hirving Lozano

Cesare – Caro Guido che disastro ha combinato il Napoli. E’ riuscito a perdere in casa l’ennesima partita contro una squadra che lotta per la retrocessione. Eh sì lo Spezia è una squadra ben organizzata in campo ma molto modesta. E abbiamo annullato tutto quanto di buono fatto con il Milan. La cosa incredibile è che abbiamo fatto 8 punti nelle ultime 8 partite perdendo le ultime 3 partite di fila  in casa. E siamo riusciti a perdere l’ultima partita senza che lo Spezia tirasse mai nel nostro specchio della porta.

Guido – A questo punto mi pare chiaro che chiunque parli di scudetto è da ricovero in neurodeliri. Ma ragionando con freddezza ci sono seri dubbi che il Napoli conservi la posizione Champions. La Juve rimonta con decisione. E le assenze e gli infortuni nelle disfatte interne con Empoli e Spezia non sono un alibi credibile perché il Napoli ha una rosa che con i giocatori che aveva in campo avrebbe dovuto vincere e dominare con simili avversari.

Cesare – Abbiamo come al solito regalato un tempo agli avversari, siamo stati molli, lenti e privi di idee, poi il secondo tempo il sacro furore e abbiamo sprecato delle occasioni gol incredibili che ci hanno condannato.  Ti devo dire che sono venuti meno proprio i giocatori su cui avevamo riposto le speranze di una loro definitiva rinascita e mi riferisco in particolare a Lobotka, Zelinski e Mertens.

Guido – Caro Cesare dimentichi Lozano. I suoi errori sono imperdonabili. Oltre alle mediocri prove di Politano (anche se è stato tra i più attivi nel secondo tempo). Il messicano si muove, partecipa al gioco ma non è più capace di segnare. Tira sempre senza convinzione, impatta la palla con poca forza ed è impreciso. Si è divorato un gol che grida vendetta. È una grande delusione e pensare che di recente aveva dichiarato di ambire ad una squadra di caratura internazionale superiore al Napoli. Direi che come sta messo al massimo meriterebbe una squadra in lotta per non retrocedere.

Cesare – Purtroppo qualche considerazione va fatta anche su Spalletti. Se il Napoli è entrato cosi demotivato e molle in campo qualche responsabilità lui l’avrà. Come non mi ha convinto Elmas, tra i più in forma, messo in panchina e Lozano tenuto in campo per tanto tempo. Poi c’è una considerazione da fare. Chi conosce la storia del nostro allenatore dice che si aspettava tutto questo perché è il tipico campionato di una squadra di Spalletti: partenza a razzo e poi naufragio a Dicembre-Gennaio.

Guido – Tutto ciò merita una riflessione. Pochi giorni fa avevamo detto che con il Milan il Napoli era ad una svolta dopo l’inattesa disfatta con l’Empoli, o vinceva per guardare avanti e pensare alla lotta per lo scudetto o non vinceva o perdeva e si doveva quindi guardare indietro per la lotta Champions. E il Napoli ci ha illuso con la vittoria di Milano naufragando poi con lo Spezia e dandoci adesso la risposta definitiva.

Cesare – Hai ragione. Il Napoli deve guardarsi indietro per un posto in Champions e non pensare più allo scudetto. Infatti siamo ancora ben messi e al terzo posto in piena lotta Champions ma attenzione che la Juventus, e alla ripresa il 6 gennaio giocheremo a Torino contro di loro, sta a soli 5 punti. Incredibile quanti punti ci hanno recuperato nelle ultime partite. Qualcuno comunque potrebbe dire che nelle previsioni alla partenza del campionato saremmo stati contenti della attuale posizione in classifica, ma non possiamo non pensare a quello che abbiamo combinato dopo essere stati a lungo al primo posto in classifica.

Guido – Sono veramente stanco di parlare di partite decisive. Mica possiamo ripetere il ritornello che a Torino sarà fondamentale. E la Coppa d’Africa sembra proprio che si farà e questo sicuramente influenzerà negativamente il resto del nostro campionato. Forse la verità è più profonda. L’impianto di questa squadra è da rifondare. Troppo molle e caratterialmente incapace di tenere alta la concentrazione per due partite di fila. Insigne deve andare via. E forse anche Zielinski troppo inaffidabile. Per non parlare di Lozano il giocatore più sopravvalutato della storia degli ultimi vent’anni. Mertens è un prepensionato. Mario Rui ha fatto il suo tempo. Probabilmente occorre ricostruire partendo da Koulibaly, Di Lorenzo e Fabian Ruiz ed Oshimen. Le mezze cartucce dal rendimento imprevedibile o dal cervello da gallina è meglio che vadano via.

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