ilNapolista

Prima i fondi, poi i diritti tv: Tebas sta mostrando alla Serie A come si fa il manager

Il presidente della Liga sta stravincendo tutte le sue battaglie, e sta portando alla Liga liquidità. Il paragone con il nostro campionato è avvilente

Prima i fondi, poi i diritti tv: Tebas sta mostrando alla Serie A come si fa il manager
2021 archivio Image Sport / Calcio / Javier Tebas / foto Imago/Image Sport

Prima i fondi, poi i diritti tv. Mentre il calcio italiano continua ad autoproclamarsi “grande industria” e a lamentarsi della cattiva politica che non lo aiuta, in Spagna Javier Tebas dà lezioni di management. Il presidente della Liga sta stravincendo tutte le sue battaglie, e sta portando alla Liga la liquidità che tanto manca a tutti i club in tutta Europa. Sta facendo, cioé, il suo lavoro. E lo sta facendo benone.

La Liga ha appena venduto i diritti tv al ticket Dazn-Telefonica per i prossimi cinque anni per 4.950 milioni, cinque miliardi. Il precedente contratto, che termina quest’anno, con Movistar valeva 2.940 milioni di euro per un ciclo di tre stagioni. Movistar-Telefonica trasmetterà cinque partite al giorno e DAZN altre cinque. Un’operazione che per continuità finanziaria ricorda quelle della Premier: riescono a mantenere il valore dei precedenti contratti in una congiuntura economica negativa.

La cessione dei diritti a lungo termine è, secondo Tebas, una garanzia, data una previsione di “calo” nei prossimi cicli. La Serie A, la Bundesliga e la Ligue 1 hanno perso tra il 4% e il 5% negli ultimi contratti.

El Mundo scrive che Tebas segna il secondo gol in un mese. Dopo aver fatto approvare l’accordo dall’Assemblea di Lega l’accordo con il fondo CVC, battendo la proposta concorrente della cordata del potere Barcellona-Real Madrid. Altri soldi a pioggia sul campionato spagnolo, facendo l’interesse dei “piccoli” club. Il Barcellona, scriveva Sport, ci starebbe già ripensando e sarebbe pronto a passare dall’altra parte del fronte pur di incassare soldi. “Due cose che rafforzano la sua posizione in piena guerra con il presidente del Real Madrid e promotore della Superlega, Florentino Pérez, e il presidente della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales”, scrive ancora El Mundo.

Il paragone con la Lega di Serie A (che, ricordiamolo, ha già rifiutato l’entrata dei fondi quasi sdegnata) è avvilente.

ilnapolista © riproduzione riservata