A TeleRadioStereo: «Sembrava mi volesse bene, ma poi con me si è comportato male. Non saluto volentieri gli uomini finti»

L’ex centrocampista della Roma, Radja Nainggolan, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TeleRadioStereo in merito al suo addio alla Roma. Ha dato la responsabilità all’arrivo in giallorosso del direttore sportivo Monchi.
“Quando è arrivato il nuovo direttore sportivo sembrava mi volesse bene ma poi con me si è comportato male. Io gli uomini finti non li saluto volentieri. A Roma era arrivato questo signore che penso abbia voluto vendere tutti giocatori presi da Sabatini, così io, a malincuore, penso di aver fatto la scelta giusta”.
I tifosi della Roma, racconta, non lo hanno mai dimenticato.
“Ogni tanto riguardo qualche video con la maglia giallorossa e sento ancora quel calore che non mai provato in carriera. Il romano è diretto e schietto come me. Libero, dice quello che pensa. Mi dicono di tornare, ma credo che a causa di risultati negativi si rovinerebbe un bellissimo rapporto”.
Sono stati i comportamenti extra campo, insieme alle continue cessioni, che hanno impedito alla Roma di vincere qualcosa di importante?
“Non credo, io davo il massimo in campo proprio per quello che facevo fuori. Ad esempio l’episodio delle carte di Bergamo, che ha visto coinvolti me, Pjanic e Totti, siamo andati in panchina, poi l’abbiamo risolta noi. Per tornare alla domanda, forse sì, forse no, ma continuare a vendere giocatori forti e rimpiazzarli male, ha portato a questo. Salah, dopo gli 87 punti, magari poteva restare ancora con noi e forse la stagione della Champions sarebbe stata diversa. La Roma però mi fa venire i brividi, ricordare le grandi partite, la gara col Barcellona, ma non solo, è sempre bellissimo”.