Sono stati premiati per il loro impegno sociale. Ghoulam: «Facciamo le cose di nascosto perché la nostra religione ci dice di essere discreti»
Kalidou Koulibaly e Faouzi Ghoulam sono stati premiati per il loro impegno sociale ricevendo, al Teatro Sannazzaro, il premio Arci Mediterraneo.
Il difensore senegalese del Napoli ha detto di aver sempre desiderato di essere un esempio e ora ci è riuscito.
“Provo a essere chi volevo da giovane, voglio essere un esempio. Con mio fratello Ghoulam cerchiamo di essere d’esempio per tutti. Siamo sulla strada giusta, dobbiamo continuare così, quello è il gesto molto importante. Mi auguro di fare molto di più, era un sogno essere calciatore, ci sono riuscito grazie al lavoro, agli amici, alla mia famiglia e alla mia volontà. Posso dire che bisogna continuare a credere nei propri sogni. Io volevo giocare la Champions e quando l’ho fatto col Napoli l’ho raggiunto. I sogni del futuro li tento per me, voglio solo realizzarli. Quando non ci riesco mi dispiace tanto”.
Ghoulam si è detto orgoglioso di considerarsi fratello di Koulibaly.
“Sono orgoglioso di essere suo fratello e tutti i napoletani la pensano così. Dobbiamo essere orgogliosi di avere un giocatore così. Lui mi trascina e mi porta avanti. Facciamo le cose non per essere eroi, siamo musulmani e la nostra religione ci dice di essere discreti. Vogliamo fare le cose di nascosto per dare sorrisi e aiutare la gente“.