Jacobs: «Soffro di vertigini, non posso vedere i ragni e non guardo fuori dal finestrino in aereo» 

Il campione olimpico a Repubblica: «Se fossi americano non mi avrebbero accusato di doping. Gli Stati Uniti mi piacciono ma in Italia sto benissimo»

Jacobs bolt

Tokyo (Giappone) 06/08/2021 - Atletica Leggera staffetta 4x100 mt / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Imago/Image Sport nella foto: Marcell Jacobs

Su Repubblica un’intervista a Marcell Jacobs, campione olimpico dei 100 metri piani e della staffetta 4×100 metri ai Giochi di Tokyo 2020. Per la vittoria alle Olimpiadi gli inglesi lo hanno accusato di doping. Secondo lui, se fosse stato americano le stesse accuse non sarebbero arrivate.

«Assolutamente no».

Nonostante abbia sangue americano, dice di preferire l’Italia.

«In Italia sto benissimo, sennò sarei andato a vivere lì. Gli Stati Uniti mi piacciono, ci sono andato in vacanza, mi piacerebbe tornarci per visitare posti che non ho visto. Ci sono nato, la famiglia di mio papà è tutta là. C’è sangue americano, che scorre nel mio corpo. Però io sono cresciuto solo in Italia, quindi non ho mai avuto il dubbio se scegliere tra una nazione e l’altra. L’Italia è quella che avrei scelto sin dall’inizio, e solo con quella sarei rimasto. Negli Stati Uniti non so se andrei mai ad abitare».

Gli viene chiesto se abbia delle paure. Risponde di sì e le elenca.

«I ragni non li posso nemmeno vedere. Gli aerei li devo prendere, ma che posso fare? Cerco di non guardare fuori dal finestrino».

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