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Dimentichiamo la Lazio e pensiamo ai gol presi a difesa schierata

Il Napoli è scoppiato negli ultimi 30 minuti, anche dopo gli infortuni. Spalletti criticato per i cambi ma lui sa meglio di noi come stanno i calciatori

Dimentichiamo la Lazio e pensiamo ai gol presi a difesa schierata

Cesare – Caro Guido salutiamo la capolista. Infatti il Napoli è ancora primo in classifica con 1 punto di vantaggio dal Milan e 2 dall’Inter. Ma la salutiamo dispiaciuti per la partita. Di per sé il compito non era facile perché il Sassuolo aveva pochi giorni fa strapazzato il Milan (anche se in casa è molto meno brillante di fuori casa), ma per come si era messa la partita fino a mezzora dalla fine avevamo pensato di poter commentare un’altra vittoria.

Guido – Infatti il Napoli ha ben controllato la partita per un’ora anche se era stato meno brillante rispetto alla Lazio (è una partita che dobbiamo dimenticare avendo vinto contro una squadra deconcentrata e tatticamente disastrosa) ed era stato molto meno verticale nel gioco. Ma questo era dovuto anche ai meriti del Sassuolo che schermava Lobotka e chiudeva benissimo le linee di passaggio facendoci giocare in orizzontale.

Cesare – Ma le insidie le avevamo ampiamente previste. Il vento della partita è cambiato in seguito al gol di Scamacca e qui, oltre all’errore dell’arbitro (che ne stava commettendo un altro in occasione del gol del 3-2 annullato al Sassuolo e fortunatamente corretto dal Var), abbiamo commesso degli errori nella fase difensiva permettendo agli avversari di crossare e soprattutto al centravanti avversario di stoppare e tirare al volo in piena area di rigore. Errore a centro area di Koulibaly e Mario Rui (che si è addirittura girato sulla conclusione dell’avversario) troppo lontani da Scamacca. Altro errore al pareggio del Sassuolo con Ferrari lasciato inspiegabilmente solo in area. E qui c’è il tema dei troppi gol che stiamo prendendo soprattutto a difesa schierata.

Guido – Cesare a me è sembrato che il Napoli sia scoppiato negli ultimi 30 minuti quando è stato dominato dal Sassuolo ed è stato rinchiuso nell’area di rigore a difendersi come una provinciale. Sicuramente il tutto è stato condizionato dagli infortuni di Insigne ma soprattutto Fabian Ruiz (autore di una gran partita fino all’infortunio) e Koulibaly. Più che di una scelta tattica il Napoli è sembrato in difficoltà fisica dimostrata anche dagli infortuni muscolari.

Cesare – Da molti soliti noti la mancata vittoria del Napoli è da addebitare a Spalletti che ha sbagliato tutti i cambi. Il mister una partita sì e una no viene messo in discussione per non aver saputo leggere la partita o aver sbagliato i cambi. La critica attuale è di aver sostituito Mertens e Lozano. Sicuramente, avendo perso anche Fabian Ruiz, il Napoli ha perso molto in spessore tecnico e capacità offensiva. Ma la domanda che mi pongo sono: quanta benzina avevano ancora in corpo i due giocatori? Lozano in particolare era in calo avendo speso moltissimo correndo a tutta fascia. Mertens è rientrato titolare da poco. Lo comprendiamo meglio noi dal divano di casa rispetto a Spalletti che sta con loro tutti i giorni?

Guido – Hai ragione. Ma non ho capito l’ingresso di Politano quando sembrava naturale quello di Demme. I cambi andavano fatti perché dopo tre giorni ci aspettava l’Atalanta in una condizione atletica smagliante, un vero rullo compressore, e quindi sul 2 a 0 ci può stare di preservare due giocatori fondamentali che solo adesso stanno trovando il ritmo partita. Ma l’ingresso di Politano proprio non se ne scende.

Cesare – Inoltre erano prevedibili le prestazioni sottotono dei sostituti? Comunque vediamo anche qualcosa di positivo come ad esempio la conferma che Mertens e Zielinski sono ritornati ai loro livelli. Fabian Ruiz sta giocando ad alto livello e sta diventando decisivo anche in zona gol. Lozano sta crescendo e sicuramente bisogna dargli continuità perché è superiore a Politano. La prossima partita con l’Atalanta è difficilissima anche perché dobbiamo contare i superstiti e vedere chi riusciamo a recuperare perché dopo Osimhen ed Anguissa perdere anche Insigne, Fabian Ruiz e Koulibaly è davvero troppo.

Guido – Una nota a parte su Elmas. Che mi sembra sempre più una vittima sacrificale. Entra da esterno poi passa a fare il centrocampista. I continui cambi di ruolo finiscono per rovinare un calciatore giovane e non privo di talento. Facendolo apparire arruffone è confusionario. Elmas nella sua nazionale gioca molto meglio perché viene utilizzato con più ordine e razionalità.

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