Mourinho: «Motivante stare vicino alla zona Champions invece che lontanissimo»

La conferenza stampa. Su Zaniolo: «Può fare la mezzala. Può fare diversi ruoli se ci mette voglia, empatia, mentalità»

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Genova 21/11/2021 - campionato di calcio serie A / Genoa-Roma / foto Image Sport nella foto: Jose' Mourinho

José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida al Bologna. Questi i tratti salienti della conferenza stampa, così come riportata da Tuttomercatoweb.

Sul calcio moderno e le nuove spinte tecniche e tattiche. Se il modello è solo la vecchia «Olanda»

C’è bisogno di una mentalità forte, di un gruppo empatico che vuole fare bene. Il credito è per quelli che non giocano tanto, come nel caso di Diawara che ha comunque lavorato tanto in settimana nonostante poi giochi poco. I giocatori che giocano lo fanno con quella grinta, con l’amicizia che serve. Come Kumbulla che entra per giocare un minuto. Entra, gioca poco ma ferma una giocata pericolosa, prende un giallo e difende punizione avversario. Marca un gigante come Milinkovic ed esce felice perché, nel suo piccolo, ha fatto tanto. A livello tattico poi spetta a me trovare la soluzione

Se la Roma può approfittare degli scivoloni delle squadre davanti per centrare la Champions

Per qualche ragione ci sono squadre che sono più indietro. Il campionato non è un’autostrada: ci possono essere squalificati, infortuni, altri problemi. Atalanta e Milan invece erano lì lo scorso anno e sono lì adesso. Il Napoli uguale. Se sono lì è per qualche ragione. Se noi possiamo stare vicino invece che lontanissimo è ovviamente meglio: è motivante. Se siamo a sette punti di distanza invece di trenta ti dà un feeling diverso. Significa che stiamo lavorando in modo positivo.

Se Zaniolo può essere utilizzato come mezzala, visto il momento di emergenza.

Nei momenti di difficoltà è importante essere disponibili. Dobbiamo metterci alla ricerca delle cose possibili, però: se mi chiedi se Zaniolo può giocare come terzo in difesa, ovviamente rispondo di no. Può giocare come 10, come mezz’ala, come punta unica. Può fare tutto con voglia, empatia, mentalità. Abbiamo lavorato per tanto tempo con lui come ala con un determinato tipo di libertà. Il ruolo più simile è questo delle ultime due gare, come secondo attaccante. Un po’ come Carles Perez, è stato sempre un’ala destra, nelle due ultime gare ha giocato come mezz’ala. Dobbiamo vedere giorno dopo giorno, ora abbiamo perso Pellegrini, fino a gennaio non possiamo più pensare a lui. Vediamo le difficoltà che arrivano, magari succede qualcosa di positivo, magari recuperiamo Cristante, non lo so. Dobbiamo gestire le cose come arrivano.

La Roma ha nove clean sheet fin qui. Merito di Rui Patricio?

Rui Patrício è importante, il dato è importante, ma quando la squadra gioca bene e difende da gruppo per lui è più facile. Poi ci sono dei momenti in cui la squadra non riesce a gestire la situazione: lì il portiere può fare la differenza. Rui in queste partite non ha avuto tanto da fare, ma siamo felici di lui.

Sul rapporto con Mihajlovic

Sinisa non deve ringraziarmi. Quello che ho fatto durante la malattia l’ho fatto con il cuore. E’ un super amico di un grande amico e quindi automaticamente diventa un grande amico mio. Noi persone pubbliche quando facciamo delle cose sbagliate abbiamo un’influenza negativa, quando facciamo qualcosa di buono influenziamo positivamente tanta gente. Lui sicuramente ha avuto un’influenza positiva per tanta gente che ha avuto il suo stesso problema. Ha avuto una forza incredibile, ha il mio rispetto e la mia ammirazione. Purtroppo ci sono tanti che soffrono del suo problema, ma lui è stato un esempio più che buono. Ha avuto un coraggio tremendo, lavorando sempre. Non è lui che deve ringraziarmi, ma sono io che devo ringraziare lui in nome di tanti.

 

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