Montezemolo: «Schumacher non sapeva sciare. Una clausola del contratto gli impediva di farlo»
Al CorSport: «Fuori dalle gare non era un uomo forte, aveva bisogno di sostegno psicologico. Era un vero uomo squadra, era sempre un 'noi', mai un 'io'»

An Milano 10/09/2012 - Fluid Art Movement / foto Andrea Ninni/Image Sport nella foto: Michael Schumacher
Nella lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Luca Cordero di Montezemolo parla a lungo anche di Michael Schumacher, al quale, dice, era legato da un rapporto molto stretto.
«Veniva a casa mia d’estate con il figlioletto Miki, quello che ora fa il pilota, e lo copriva amorevolmente con la zanzariera. Era sempre avanti Michael. Fu lui a farmi scoprire Dubai vent’anni fa. Faceva lì la preparazione d’inverno. Fuori dalle gare, Schumi non era un uomo così forte, aveva bisogno di sostegno psicologico, l’incidente con Villeneuve lo fece soffrire molto. Lo rendeva unico la grandissima attenzione ai dettagli, come Niki Lauda. Era un vero uomo squadra. Vincesse o perdesse era sempre un ‘noi’, mai un ‘io’».
Il suo è stato un destino infame.
«Paradossale. I due più gravi incidenti li ha avuti in motocicletta e con gli sci. ‘Andava giù come un matto’, scrissero. La verità è che Michael non sapeva sciare. Non poteva saperlo. Una clausola del contratto gli impediva di farlo».
Sulla riluttanza di Michael a imparare l’italiano:
«Ricordo Cossiga scandalizzato per questo e per la sua mimica quel giorno sul podio durante l’anno. Gli dissi: ‘Presidente, se continua a vincere così, chi se ne importa se non parla italiano?’».
E confessa di non averlo mai incontrato dopo l’incidente.
«Non ho mai voluto, non me la sono sentita».