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La politica in campo contro Dazn: «Non si cambiano le regole in corsa»

Lacarra (Pd), Amitrano (M5S) e il presidente del consiglio regionale toscano: «il nuovo monopolista dei diritti tv non può cambiare le regole a piacimento»

La politica in campo contro Dazn: «Non si cambiano le regole in corsa»

Mentre Dazn resta in silenzio di fronte all’anticipazione del Sole 24 Ore – presto Dazn chiederà agli abbonati di non poter più utilizzare l’abbonamento con due wi-fi diversi, quindi un solo abbonamento non potrà essere utilizzato contemporaneamente in due case diverse – imperversano le reazioni politiche.

Il deputato del Pd Marco Lacarra parla di

«grave lesione dei diritti degli abbonati. Non è tollerabile che agli appassionati di sport abbonati alla piattaforma sia riservato questo trattamento e che gli sia impedito di utilizzare il servizio alle condizioni previste al momento dell’acquisto, men che meno facendosi scudo dietro la pur condivisa esigenza di contrastare la pirateria. Ho chiesto con un’interrogazione al ministro Giorgetti di vigilare sulla situazione e intraprendere ogni utile iniziativa a tutela dei consumatori».

Anche Alessandro Amitrano deputato M5S, nonché membro del club Napoli Montecitorio, interviene con un comunicato:

Limitare la possibilità di accedere da più device con un solo abbonamento da parte di Dazn costituirebbe un’iniziativa unilaterale ed ingiusta. Non sono bastati i disservizi patiti da tantissimi tifosi in particolare all’inizio del campionato per i continui blocchi delle connessioni, ora arriva anche questa penalizzazione. Dazn faccia marcia indietro, i diritti dei consumatori non sono un optional. Modificare unilateralmente le condizioni contrattuali a stagione in corso è a dir poco ingiusto. E’ sacrosanto combattere la pirateria, ma questa circostanza non deve trasformarsi in una scusa per colpire indiscriminatamente gli utenti, che hanno sottoscritto un contratto a certe condizioni e che ora le vedono unilateralmente modificate in corso d’opera. Auspico fortemente che Dazn possa tornare sui suoi passi.

Sono intervenuti anche il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo e il presidente del Corecom toscano Enzo Brogi.

Ci auguriamo che sia smentita la notizia della volontà di Dazn di modificare i contratti in essere per gli abbonati, perché non ci pare né corretto né giusto che il nuovo monopolista dei diritti televisivi sul calcio possa cambiare le regole a campionato in corso e con accordi sottoscritti e pagati regolarmente da migliaia di toscani. Non è accettabile che quello che era previsto da un regolare contratto sia cancellato dalla sera alla mattina. (…) Se DAZN decide di cambiare i criteri deve garantire ai propri abbonati alternative conformi ai contratti che ha fatto sottoscrivere e ha accettato. Non basta il diritto di recesso se il consumatore non ha la possibilità di rivolgersi ad un altro fornitore per avere lo stesso prodotto. Per questa ragione, riteniamo che vadano tutelati gli utenti e ci muoveremo in sintonia con le associazioni dei consumatori.

Le associazioni dei consumatori hanno chiesto l’intervento dell’Agcom e dell’Antitrust.

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