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Insigne: «Maradona il più forte di sempre, siamo fieri e orgogliosi che abbia giocato con la nostra maglia» (VIDEO)

Il video dell’intervista a ESPN. «Lo ameremo per sempre. Italia campione d’Europa e Argentina del Sud America? È stata la mano di Diego!»

Insigne: «Maradona il più forte di sempre, siamo fieri e orgogliosi che abbia giocato con la nostra maglia» (VIDEO)
Db Milano 21/11/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Insigne

Grazie a voi per questo invito. Per noi napoletani oggi è un giorno triste perché sappiamo che Diego ha dato tanto a Napoli. Gli saremo sempre grati. Ci ha fatto sognare, ci ha fatto vincere, rimarrà sempre nei nostri cuori. A noi ha lasciato solo grandi ricordi. S’è messo contro tutto e tutti per difendere questi colori e questa città. E ha rifiutato anche tante squadre molto superiori al Napoli.

Nell’anniversario della morte di Maradona, il capitano del Napoli Lorenzo Insigne è stato intervistato da ESPN.

I ricordi che ho di Diego calciatore? Me ne hanno sempre parlato alla grande, me ne parlano tuttora. Anche fuori dal campo. Si faceva voler bene da tutti, dava una mano a chi gli stava attorno. Io non l’ho visto «in diretta» ma ho visto le videocassette da piccolo. Ora c’è internet, immagini di Maradona si vedono ovunque. E’ stato il più forte calciatore del mondo, siamo fieri e orgogliosi che abbia giocato con la nostra maglia. Giocare al Maradona, dove ha giocato Diego, ogni partita è un’emozione incredibile. 

Sul tatuaggio (Insigne s’è tatuato Maradona sulla gamba):

Volevo farlo da molto tempo, poi è arrivato il momento giusto. Un momento triste. Quando Diego è venuto a mancare volevo che fosse sempre con me. Così ho deciso di portarlo sulla mia gamba… oltre che nel mio cuore.

Sui suoi incontri con Maradona:

E’ stata un’emozione incredibile. Una volta l’ho incontrato qui (a Castel Volturno, ndr) e una volta all’evento che Maradona organizzò al Teatro San Carlo. La prima volta l’ho visto al Teatro San Carlo, mi sono fatto una foto abbracciato a lui. Momento indimenticabile, ero molto emozionato, quando sono tornato in taxi a casa piangevo con mia moglie perché vedere Diego da vicino, un eroe per me, è stata un’emozione

Sulla reazione sua e della città alla notizia della morte di Diego:

Quando è arrivata la notizia, sui social, sui siti del Napoli, è stata shockante per tutto il mondo. Io ho letto, ho chiamato in società e mi hanno confermato. Per me è stato un duro colpo, ci sono rimasto malissimo, sono scoppiato in lacrime.Per noi napoletani Diego è come uno di famiglia. Non entro nel merito, ma penso che Diego potesse ancora stare qui con noi. La verità non la sapremo mai, fanno ancora fatica a scoprirla i familiari. Questo fa ancora più male. Sta sempre nei nostri ricordi.

Sulle statue e sull’intitolazione dello stadio:

Anche senza stadio e statue Diego avrebbe fatto parte di noi. In ogni angolo della città, in ogni bar, c’è una foto, una faccia di Diego. Certo, fare tutto questo quando lui era vivo sarebbe stato meglio. Da lassù, comunque, sono sicuro che è orgoglioso di noi.

Poteva essere ancora vivo, se avesse scelto di vivere a Napoli?

Se Diego avesse scelto di abitare a Napoli non sarebbe potuto neanche andare in giro per strada! (ride, ndr). Ogni intervista che faceva, parlava sempre della nostra Città, anche se non viveva qui. Lo ameremo per sempre.

Italia Campione d’Europa, Argentina Campione del Sudamerica:

…è stata la mano di Diego! Se ci sarà la «Supercoppa»? Spero che sarà un gran giorno e che ricorderemo insieme Maradona

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