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Il padre di Valentino Rossi: “Sono sempre stato bravo a fare una cosa: togliermi dalle palle”

Graziano racconta il figlio al Corriere dello Sport: “Nel 2000 ho capito che andava veramente forte. Svegliarlo è quasi impossibile, ha il ritardo come stile di vita”

Il padre di Valentino Rossi: “Sono sempre stato bravo a fare una cosa: togliermi dalle palle”
Lg Misano Adriatico (San Marino) - 09/09/2016 - prove libere Moto GP / foto Luca Gambuti/Image Sport nella foto: Valentino Rossi-Marc Marquez

Graziano Rossi, padre di Valentino, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha raccontato aneddoti del suo rapporto col figlio.

La prima volta che ho dovuto riconoscere a me stesso che Vale andava forte è stato quando ha vinto a Donington, la prima in 500, nel 2000, l’ho pensato tra me e me.

Sono sempre stato bravo a fare una cosa: togliermi dalle palle.

Svegliare Valentino è quasi impossibile. È sempre stato così. Io magari arrivo cinque minuti prima, lui trenta dopo. Il ritardo come stile di vita.

Sono stato io a metterlo su una motociclettina, a due anni e mezzo. Costretto, forse. Sicuramente vittima delle passioni dei genitori, come tutti i figli.

La cosa più bella fatta insieme è una Panoramica, la strada collinare che va da Pesaro a Cattolica. Valentino aveva un’Honda 650 e io un’altra moto. Sono riuscito a non farmi lasciare indietro e alla fine mi ha detto: “Cavolo babbo, vai eh?”. Che soddisfazione.

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