ilNapolista

Ibrahimovic: «Ho 40 anni e dolori ovunque, ma per me soffrire è come fare colazione»

Intervista al Guardian: “Sono orgoglioso di appartenere alla vecchia generazione, la mia cura è l’adrenalina. Ho giocato con Paolo Maldini, un signor bravo ragazzo. Il figlio se può ti uccide”

Ibrahimovic: «Ho 40 anni e dolori ovunque, ma per me soffrire è come fare colazione»
Mg Firenze 20/11/2021 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Zlatan Ibrahimovic

“Non è facile. Ogni giorno mi sveglio, e ho dolori ovunque”, dice il “vecchio” Zlatan Ibrahimovic in un’intervista esclusiva al Guardian. L’attaccante del Milan ne fa una questione di motivazioni, è tutto lì: “Stamattina avevo dolori ovunque ma finché ho degli obiettivi, finché ho l’adrenalina, vado avanti. Continuerò a farlo finché posso. Non voglio avere quel rimpianto se mi fermo e poi, tra un paio d’anni, mi siedo con te e ti dico: ‘Avrei potuto continuare perché mi sentivo bene’. Posso ancora farlo e lo sto facendo”.

Il Guardian lo definisce “anticonformista di mezza età”. Lui parla ormai come un filosofo a cui piace sentire l’odore del Napalm a colazione, tipo.

“Non si tratta di contratti o di essere famosi Non ne ho bisogno. L’unica cosa che mi fa andare avanti è l’adrenalina perché ogni mattina ho dolori ovunque. Ma ottenere altri due follower non ti guarirà. Ottenere più soldi non ti guarirà. Ottenere attenzione non ti guarirà. Quello che ti guarirà è l’adrenalina. Non ho problemi a soffrire. Per me soffrire è come fare colazione. Ma molte persone non capiscono la sofferenza perché la nuova generazione, con tutte queste piattaforme, deve fare poco per ottenere credito. Prima dovevi fare molto per ottenere qualcosa. Sono molto orgoglioso di appartenere alla vecchia generazione“. “Non faccio politica altrimenti ora sarei presidente”.

Ibra dice che il giovane Milan lo fa “sembrare giovane. Ha questo effetto, come Benjamin Button. Dopo sei mesi qui avrai i capelli scuri, fidati. Vedo questi giovani giocatori assumersi più responsabilità, cambiare mentalità. Questa è la mia felicità ora. Questa è la mia adrenalina. Esco e corro tanto quanto loro. Lo faccio da 20 anni. La gente pensa: ‘No, Ibra, devi fermarti”. La mia mentalità dice un’altra cosa. Non sono quel cane che abbaia e non fa niente. Io sono l’opposto”.

Ibrahimovic ha giocato contro Paolo Maldini, ora gioca col figlio:

Uno è il signor bravo ragazzo. L’altro, se vuole ucciderti, ti ucciderà. Sono contento che non siano uguali perché non è facile per il figlio essere paragonato al padre, soprattutto quando il padre ha la carriera che ha avuto. Sono felice. Ho giocato contro il padre e oggi gioco con il figlio. Forse Daniel avrà un figlio e…”

“La vita è su e giù. Se tutto è stato perfetto, non abbiamo niente di cui parlare. Facciamo ancora errori. Nessuno è perfetto. Sulle piattaforme digitali metti una foto con 20 filtri e sei perfetto. Ma quando ti vedo in realtà non sei perfetto. Sembri normale come tutti gli altri. Le persone fingono di essere perfette”

“L’altro giorno in nazionale, ho fatto un placcaggio a Azpilicueta. L’ho fatto di proposito. Non mi vergogno a dirlo perché lui aveva fatto una cosa stupida ad un mio compagno. Dovevo per fargli capire: ‘Non lo fai, cazzo. Non hai le palle per farlo contro di me. Ma ti mostrerò cosa succede se lo fai a me’. Ecco perché l’ho fatto”.

Ammonito salterà la prima partita dei play off della Svezia: “Non si tratta di perdere i playoff. Si tratta di far capire al ragazzo che non prendi per il culo uno sdraiato a terra. Non attacchi un cane che non parla. Attacca chi è in grado di fare qualcosa”.

ilnapolista © riproduzione riservata