ilNapolista

El Paìs: «Senza il tifo del pubblico, la Coppa Davis ha perso la sua anima»

Le sfide erano giorni di festa che sono rimasti nella memoria degli atleti e dei bambini. Ora, per recuperare spazio nel calendario, la fase finale è raggruppata in poche città

El Paìs: «Senza il tifo del pubblico, la Coppa Davis ha perso la sua anima»

El Paìs ovviamente scrive della Coppa Davis. E, al contrario dei media italiani che raccontano il torneo come se fosse un grande evento, il quotidiano spagnolo sottolinea lo snaturamento della competizione. Lo fa con la ex tennista Carla Suarez Navarro.

Le tradizionali partite di qualificazione, giocate in casa di una delle nazioni partecipanti, sono state abbandonate per giocare in un’unica sede. Il colore dei tifosi ospiti, quell’esplosione di gioia sugli spalti a sostegno dei propri giocatori, è svanito con la ristrutturazione del format. Erano giorni di festa assoluta, in cui il pubblico dava tutto e il tennista trovava quel di più da restituire ai tifosi. Si è guadagnato spazio nel calendario, si è persa gran parte dell’anima della Coppa Davis.

Quest’anno, i tifosi spagnoli sono fortunati a poter di tifare per loro squadra (uno dei gruppi eliminatori si gioca a Madrid, ndr) ma non c’è garanzia che avvenga in futuro. La possibilità di tifare non è più un vantaggio sistematico e questo è un motivo di tristezza. Poche cose hanno più impatto di quello che è stato sperimentato, sia nella memoria del tennista che nei ricordi del bambino. Il pubblico dedica il suo tempo libero e parte delle sue risorse alla valorizzazione del lavoro dell’atleta. Non dovremmo mai dimenticarlo.

ilnapolista © riproduzione riservata