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Biasin: i guai della Juve sono iniziati da quando è stato cacciato Marotta, un atto di ‘superbia agnelliana’

Su Libero. Mandarlo via è stata la prima, vera, enorme, minusvalenza bianconera. Del resto Marotta temeva gli effetti collaterali dell’operazione Ronaldo

Biasin: i guai della Juve sono iniziati da quando è stato cacciato Marotta, un atto di ‘superbia agnelliana’
Db Torino 25/08/2018 - campionato di calcio Serie A / Juventus-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Giuseppe Marotta

I guai della Juventus, scrive Fabrizio Biasin su Libero, sono iniziati quando Andrea Agnelli ha deciso di mandare via dal club Beppe Marotta per Fabio Paratici, fautore dell’arrivo di Cristiano Ronaldo a Torino.

“Don Beppe no, non si fida, teme assai gli effetti collaterali, non vuole rischiare. Essù, eddai, se non vuoi Ronaldo allora non hai la visione giusta. E lo fa fuori”.

“Ebbene, quell’addio, quell’atto di – definiamola – “superbia agnelliana”, coincide con l’inizio dei guai bianconeri: gli affari, le responsabilità, passano Paratici, talent scout capacissimo, dirigente discutibilissimo”.

Agnelli aveva fatto rinascere la Juve dopo Calciopoli, rendendola un modello in Italia e in Europa proprio grazie a Marotta.

“Accompagnarlo all’uscita senza un vero perché non è stato solo un errore, è stata la prima, vera, enorme minusvalenza bianconera”.

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