L’attaccante del Real è stato giudicato colpevole di complicità in un tentato ricatto al suo ex compagno di squadra Valbuena con un video a luci rossi. Al Mondiale ci sarà
Benzema è stato giudicato colpevole di complicità in un tentato ricatto al suo ex compagno di squadra Mathieu Valbuena con un video a luci rossi. È stato condannato a un anno di reclusione con sospensione della pena, che dovrà scontare in caso di recidiva, e a 75mila euro di multa.
La Corte di Versailles ha ritenuto che la conversazione che Benzema ha avuto con Valbuena in cui cercava di convincerlo a entrare in contatto con i ricattatori costituisse un intervento “deliberato”, affinché l’allora calciatore del Lione pagasse per impedire la pubblicazione del video.
L’avvocato di Benzema ha annunciato che farà appello contro la sentenza: “La corte ha chiaramente indicato che Benzema non era a conoscenza delle manovre preliminari. Siamo piuttosto sbalorditi da questa sentenza. Il ricorso è necessario”, ha assicurato.
Con questo verdetto della Corte di Versailles, Benzema chiude una vicenda iniziata più di cinque anni fa e che tra le altre cose gli è costata la Nazionale.
Noël Le Graët, presidente della Federazione francese, aveva già avvertito tre settimane fa che la decisione del giudice non avrebbe influito sulla sua carriera sportiva con la Francia, quindi Benzema giocherà il Mondiale in Qatar regolarmente.
La difesa del madrileno si basava tutta sulla tesi che la sua azione fosse esclusivamente per aiutare Valbuena, senza alcuna cattiva intenzione, ma la testimonianza della vittima, che si è recata a Versailles per l’udienza tenutasi tre settimane fa, ha fatto intendere il contrario.
La Procura aveva chiesto una pena detentiva più bassa: 10 mesi. Ma alla fine il verdetto è stato di 12 mesi.
