Mercoledì comincia il processo “sextape”, per il quale è stato rinviato a giudizio con l’accusa di “complicità” in estorsione ai danni dell’ex compagno di nazionale Valbuena
Karim Benzema potrebbe vincere il Pallone d’oro. Ma anche andare in galera per cinque anni. O potrebbe restare tranquillamente il bomber del Real Madrid a piede libero. L’attaccante francese però si trova ad un punto di svolta della sua vita. Perché mercoledì comincia a Versailles il processo “sextape”, il caso che lo travolse nell’autunno del 2015 e per il quale è stato rinviato a giudizio con l’accusa di “complicità” nel tentativo di estorsione ai danni dell’ex compagno di nazionale, Mathieu Valbuena.
Un video hard, delle minacce, amicizie poco raccomandabili e una telefona che Benzema non avrebbe dovuto fare. Un intrigo che ha tolto a Benzema le glorie della nazionale francese per sei lunghi anni. Ora che è tornato tutti hanno visto quanto è mancato a Deschamps.
Il processo durerà fino a venerdì e gli imputati, compreso Benzema, rischiano fino a 5 anni di carcere.