Adani su Napoli-Lazio: «I cambi potrebbero favorire il Napoli, Spalletti davanti ha tanta roba»
Alla Gazzetta: «Lozano può essere utilizzato anche da prima punta e non scordiamoci Elmas e Ounas. Insigne disegna calcio da sinistra».

Db Milano 21/11/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti
Stasera, al Maradona, si gioca Napoli-Lazio. La Gazzetta dello Sport intervista Lele Adani. Al posto di Spalletti, sceglierebbe Petagna o Osimhen?
«Se sta bene, sempre Mertens, per una questione di qualità e comprensione del gioco. Ma posso capire se stasera Spalletti sceglierà Petagna: nell’immediato si cambia meno la fisionomia della squadra con un centravanti vero, fisico, più simile a Osimhen nel fare salire la squadra e ovviare alla pressione avversaria. Poi mi aspetto che Luciano s’inventi qualcosa nel percorso, dato che il nigeriano starà fuori parecchio. Le alternative non mancano: con il ritorno di Politano, Lozano può essere utilizzato anche da prima punta e non scordiamoci Elmas e Ounas. Il Napoli davanti ha tanta roba…».
Come si può battere la Lazio?
«Sfruttando i movimenti alle spalle della difesa biancoceleste. Tutte e due le squadre giocano alte e danno il meglio nella costruzione, ma hanno problemi quando devono correre all’indietro. Mi aspetto che Lozano giochi più da punta e meno da ala, sfruttando la qualità del piede di Insigne che disegna calcio da sinistra».
E come può, Sarri, far male al Napoli?
«Torna Immobile, che è abilissimo a muoversi alle spalle dei centrali: ecco, Ciro deve costringere Koulibaly e Rrahmani a inseguirlo abbassandosi, così permette all’esterno che porta palla, Pedro in particolare, più opzioni nella giocata: la ricerca della profondità, l’appoggio al limite o il servizio per l’inserimento della mezzala».
Adani non ha dubbi: i cambi potrebbero favorire il Napoli.
«Vero, anche se mancheranno Politano e Ounas. Spalletti ha però Elmas e uno tra Mertens e Petagna per modificarsi in corsa. Sarri può contare su Zaccagni: l’ex Verona ha i numeri, ma deve ancora mostrarli in una piazza come Roma».
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