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“The last duel”, l’ultimo kolossal di Ridley Scott tratto dal romanzo storico di Eric Jager

Ambientato nel Medioevo, sancisce quello che ancora oggi è valido: “un bambino ha bisogno di una madre più di quanto a lei serva il giusto”

“The last duel”, l’ultimo kolossal di Ridley Scott tratto dal romanzo storico di Eric Jager

É un film che rimarrà nella storia del cinema questo “The last duel”, ultimo kolossal di Ridley Scott, tratto dal romanzo storico di Eric Jager – che si ispira ad una storia realmente accaduta -, con la sceneggiatura di Ben Affleck, Matt Damon e Nicole Holofcener.

Nella Francia medievale di Carlo V tra la Battaglia di Limoges e lo scontro con gli scozzesi si svolge la vicenda storica dei vassalli Jean de Carrouges (Matt Damon), uomo rude ma di altri valori morali, e Jacques Le Gris (Adam Driver), uomo raffinato ma opportunista pronto a sottomettere gli altri al suo profitto ed al suo piacere. Jean salva la vita in battaglia a Jacques che diventa il consilior del conte Pierre d’Alençon (Ben Affleck): il primo, invece, sposa per avere un patrimonio ed un erede Marguerite D’Thibouville (Jodie Comer). Ma, mentre Jean è a Parigi, Jacques con l’inganno prende sessualmente la sua sposa. Jean allora spinto dalla moglie ottiene dal re francese un duello ispirato al principio desueto e barbaro del Giudizio di Dio.

Il film è la cronistoria delle tre versioni che ne danno i personaggi in prima persona: con Marguerite che si rivela come una donna che cerca di proteggere sé stessa e ciò che le è caro. Tutto si regge in “The last duel” e l’opera – come un romanzo – può essere letta da molteplici punti di vista, ma si esce dalla sua visione con la consapevolezza di avere assistito pur in un tempo ed in un mondo completamente maschili ad un prodromo di quello che sarebbe poi diventato secoli dopo il mondo della dignità femminista: perché “un bambino ha bisogno di una madre più di quanto a lei serva il giusto”.

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