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Lello Arena: «Massimo Troisi si svegliava tardi, poi andava alla finestra ad aspettare gli alieni»

Su Repubblica il libro dell’attore sugli anni de La Smorfia: «Massimo è stato un lievito per le nostre vite»

Lello Arena: «Massimo Troisi si svegliava tardi, poi andava alla finestra ad aspettare gli alieni»
Massimo Troisi e Lello Arena in una memorabile scena di “Scusate il ritardo”

Uscirà domani il libro “C’era una volta”, firmato da Lello Arena ed edito da Rizzoli. Un racconto dedicato a La smorfia e anche a Massimo Troisi. Su Repubblica alcuni stralci.

«Mia figlia e Massimo Troisi non sono mai stati nella stessa stanza. È una cosa impossibile, mi fa ancora impressione».

Negli ultimi anni di vita di Troisi, i due infatti non sono stati a contatto. Avevano litigato nel 1987, quando ad Arena non fu dato un ruolo in Le vie del Signore sono finite.

Nel libro, Arena racconta l’incontro con Troisi, nei primi anni Settanta, quando Massimo sostituì un attore ammalato in una rappresentazione a San Giorgio a Cremano.

«Doveva restare in scena solo pochi secondi: dopo sei minuti era ancora lì, il pubblico impazzito».

Poi l’esperienza de La Smorfia.

«Massimo è stato un lievito per le nostre vite. Ha sempre saputo di non avere molto tempo e ci ha messo nelle condizioni di essere attori autonomi».

I due hanno vissuto insieme per anni. Racconta un aneddoto sulla loro convinvenza.

«Per fortuna Massimo si svegliava tardi, regalandoci mezza giornata di normalità. Poi iniziava il gioco. Andava alla finestra, guardava fuori, chiedeva: “Ma sono arrivati?”. E al mio “ma chi deve arrivare?” rispondeva serissimo: “Ma come chi? Gli alieni! Sono arrivati gli alieni?”».

E ancora:

«Si ostinava a parlarmi di notte. Io dopo dieci minuti crollavo e lui dopo un’ora mi svegliava: “Rafé, ma ti sei addormentato? E uno si addormenta così? Avvisa perlomeno”. Come se fossi stato in grado di avvisare che mi stavo addormentando…».

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