Kuipers: «Var? Come si può rifiutare se corregge un errore evidente di fronte a migliaia di occhi?»

Alla Gazzetta: «Sono contrario agli arbitri in tv subito dopo la partita. In Olanda ogni giornalista può bussare allo spogliatoio al 90’. Ma lo fanno solo quando sbagliamo»

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Londra (Inghilterra) 11/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Inghilterra / foto Uefa/Image Sport nella foto: Bjorn Kuipers-Marco Verratti

Sulla Gazzetta dello Sport un’intervista all’arbitro olandese Bjorn Kuipers, che oggi, prima di Italia-Spagna, riceverà il premio Campanati al miglior arbitro di Euro 2020. Parla della condizione degli arbitri.

«In Olanda abbiamo 17 milioni di arbitri, voi ne avete 60 milioni. Tutti pensano di sapere meglio di noi cosa fare, a loro dico quello che mi disse mio padre. Provateci, abbiamo bisogno di nuovi fischietti, è un lavoro affascinante e per nulla facile. Quanto agli arbitri in tv sono contrario al parlare subito dopo la partita. In Olanda ogni giornalista può bussare allo spogliatoio al 90’. Ma guarda caso lo fanno solo quando sbagliamo e un arbitro sa bene quando ha commesso errori. Così a caldo credo non sia corretto, già dopo averci dormito su sarebbe più sensato».

Ricorda l’errore commesso che gli è rimasto impresso nella mente.

«Intanto la partita perfetta è quasi impossibile da trovare. Beh se devo pensare a un mio errore tecnico torno agli ottavi di Champions 2015, Chelsea-Psg. Ibrahimovic entrò duro in ritardo su Oscar io lo sanzionai con un rosso diretto. A velocità normale nessuno avrebbe avuto dubbi, i replay mostrarono che un giallo sarebbe stato più che sufficiente».

Sulla Var:

«Mai avuto neanche un dubbio. Anzi, quando la usai la prima volta dissi ai responsabili: “Non possiamo più farne a meno”. Come si può non volere qualcosa che corregge un errore evidente compiuto di fronte a migliaia di occhi? La tecnologia c’è e funziona, non va cambiata, ora serve solo il tempo per imparare a usarla sempre meglio».

 

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