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Federica Brignone: «Il mio non è un team privato. Diciamolo, con i maschi è tutto più facile»

A La Stampa la sciatrice che ha lasciato Goggia e Bassino per allenarsi col fratello: «Se hai i miei obiettivi allenarsi in tre non è la soluzione migliore»

Federica Brignone: «Il mio non è un team privato. Diciamolo, con i maschi è tutto più facile»
2021 archivio Image Sport / Sci / Federica Brignone / foto Imago/Image Sport

Il prossimo weekend comincerà la stagione sciistica. Prima tappa della Coppa del mondo a Solden. Poi un mese di stop. Federica Brignone, come rivelato dal Corriere dello sport, non si allenerà più con Goggia e Bassino. La sciatrice, due stagioni fa vincitrice della Coppa del mondo (una vittoria alquanto discussa tra cancellazione di gare per Covid e ritiro temporaneo della Shiffrin per la morte del padre), rilascia un’intervista a La Stampa:

«Con mio fratello non potevo far parte del team élite. Volevo Davide con me. Attenzione, il mio non è un team privato, faccio parte della federazione a tutti gli effetti, ma lavoro con lui e con Sbardellotto, (lo skiman l’uomo che fa miracoli con gli sci, già con Deborah Compagnoni, ndr). Dovevo reagire cambiando qualcosa. La scorsa primavera ero demotivata».

La Stampa definisce la sua una scelta controcorrente.

«Gareggerò in tutte le discipline, dallo slalom alla discesa e sono l’unica italiana a farlo. Per questo è fondamentale avere un programma mirato. Allenarsi in tre, se hai i miei obiettivi, non è la soluzione migliore».

Si è allenata anche con i maschi.

«È andata alla grande, soprattutto in gigante. A volte ero io che tiravo loro, sto sciando molto bene. E poi diciamolo, con gli uomini è tutto più facile. Cambiare gruppo è stato bello, ho ritrovato la voglia di lottare in pista».

Non è un mistero che i rapporti tra le tre non fossero idilliaci, per usare un eufemismo.

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