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El Pais celebra Berlusconi: «Il miglior presidente della storia del calcio»

“Ha costruito squadre leggendarie e controculturali. E’ una stele di Rosetta che permette di decifrare tutti i fenomeni dell’Italia moderna”

El Pais celebra Berlusconi: «Il miglior presidente della storia del calcio»
Roma 20/02/2019 - assemblea parlamentari Forza Italia / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi ha appena compiuto 85 anni, e “non passa giorno che un dipendente di Milanello non faccia una battuta nostalgica sul vecchio Silvio”. L’inizio è uguale per tutti: “nel pomeriggio del 18 luglio 1986, un elicottero irruppe tra le nuvole del cielo piovoso di Milano al ritmo della Cavalcata delle Valchirie di Wagner. Atterrò nella vecchia Arena di Milano e le stelle della squadra ne uscirono una ad una. Il Milan era fallito da poco e aveva tristemente sofferto in Serie B. Era così brutto che il suo precedente presidente, Giussy Farina, aveva affittato Milanello per celebrare matrimoni e battesimi. Quel pomeriggio, però, le sorti della squadra e la storia del Calcio cambiarono per sempre. Forse anche quelle dell’Italia.

Il virgolettato è l’attacco del pezzo che oggi Daniel Verdù dedica su El Pais a Silvio Berlusconi. Un articolo celebrativo nel quale Berlusconi (“che il suo medico ha sempre detto essere immortale”) viene definito “una stele di Rosetta che ci permette di decifrare quasi tutti i fenomeni dell’Italia moderna. Anche la sintesi della rilevanza che il calcio occupa nella vita pubblica del Paese”.

El Pais ricorda tra le altre cose che Berlusconi “ha costruito squadre leggendarie e controculturali” in un’Italia “dove allenatori come Sacchi erano marziani”. E che grazie al calcio s’era preso anche tutto il resto:

“Se ne era stato capace, pensavano gli elettori, come avrebbe potuto non rimettere in orbita la settima economia mondiale. Così ha creato il cocktail perfetto tra politica, calcio e televisione. Un siero capace di ipnotizzare fan e detrattori e in cui i confini tra quegli universi sono scomparsi. Forza Italia ha coniato il nome di uno slogan calcistico nel 1994 e i suoi detrattori non potevano più nemmeno urlarlo di nuovo quando giocava la Nazionale”.

Per El Pais “Berlusconi è stato un visionario. Alla fine degli anni Ottanta sentiva che la Coppa dei Campioni stava morendo. E allora sfidò la Uefa molto prima del trio di “apprendisti Botafumeiro” della Superlega: una scommessa che ha portato all’attuale Champions League”.

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