Valdano: «Maradona è sempre stato consapevole della sua grandezza. Messi no»

Il racconto al Paìs: «Passò per Madrid, non c'erano i cellulari e chiamò a casa 3-4 volte prima che rientrassi. Poi mi disse scherzando: “Chi ti credi di essere, Maradona?”

Messi e Maradona

Db Johannesburg (Sud Africa) 17/06/2010 - mondiali Sud Africa 2010 / Argentina-Corea del Sud / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Diego Armando Maradona-Lionel Messi

Nella sua consueta rubrica settimanale sul Paìs, Valdano offre un ricordo per rimarcare la differenza tra Maradona e Messi.

Un giorno Maradona passò per Madrid, all’epoca non c’erano ancora i telefoni cellulari e chiamò a casa mia due o tre volte senza trovarmi. Al quarto tentativo risposi e mi disse con una genialità delle sue: “Quanto è difficile trovarti … chi ti credi di essere, Maradona?”. Scherzosamente o seriamente, Diego aveva consapevolezza della sua posizione irraggiungibile. Messi, no. C’è una sorta di disarmonia tra quella personalità discreta e il grandioso destino calcistico. È solo un “sé superiore” all’interno del campo; fuori, è una via di mezzo: porta i suoi figli a scuola, non fa dichiarazioni taglienti, vive al di fuori del rumore sociale e dei media. È un giocatore antico, protagonista nel calcio moderno.

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