Libero: così Spalletti valorizza i centravanti. Dopo Totti, Dzeko e Icardi ora c’è Osimhen
Il tecnico riesce ad entrare nella testa dei suoi 9, tirando fuori da loro il meglio. Lo ha già fatto quando era alla Roma e all'Inter

L’uomo copertina della Serie A, al momento, è Victor Osimhen, centravanti del Napoli. Su Libero Federico Strumolo scrive che il merito dell’escalation del nigeriano è da attribuire a Luciano Spalletti.
“Nulla contro il bravissimo Gennaro Gattuso, sia chiaro, ma un riconoscimento nei confronti dell’allenatore di Certaldo, che pare avere una marcia in più rispetto a tutti i colleghi nella gestione – almeno sul rettangolo verde – dei suoi centravanti. Merito del modo in cui riesce ad entrare nella testa dei suoi 9, tirando fuori il meglio da loro”.
Osimhen è solo l’ultimo di una serie di attaccanti che escono migliorati dalla cura Spalletti. Prima di lui ci sono stati Francesco Totti, Dzeko e Icardi.
Il primo, nella stagione 2006/7, la prima di Spalletti, segnò 26 gol in 35 partite: fu la sua migliore annata in termini di gol, solo con Capello, nel 2003/4, riuscì ad arrivare a 20 reti. Il feeling con Spalletti però non si ripropose con il ritorno del tecnico toscano in panchina, e sappiamo bene come andò a finire.
Poi c’è Edin Dzeko,
“il giocatore, probabilmente, maggiormente rivitalizzato dalla cura Spalletti, considerando che prima di trovarlo sulla propria strada, Dzeko stava attraversando il periodo più complicato della sua carriera, con solo 16 gol segnati complessivamente nelle precedenti due stagioni”.
Anche per lui quella con Spalletti fu la sua migliore annata in carriera, con 39 reti complessive, di cui 29 in Serie A.
All’Inter, poi, c’è stato Icardi. Anche lui capocannoniere in Serie A con 29 gol ed anche lui alla stagione più prolifica della carriera.