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La riforma dei campionati Figc: professionismo, semi e dilettantismo. No a playoff e playout

Su Milano Finanza la bozza datata 30 agosto. La Lega Pro sarebbe scissa in due. L’area del professionismo ridimensionata da 100 a 60 club

La riforma dei campionati Figc: professionismo, semi e dilettantismo. No a playoff e playout
Mg Londra (Inghilterra) 06/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Spagna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Su Milano Finanza la bozza di riforma dei campionati allo studio della Figc, aggiornata al 30 agosto. Il documento prevede la creazione di due serie élite (C e D) dalla stagione 2023-24. Il calcio sarebbe diviso in tre aree: professionismo, semi e dilettantismo.

Il piano prevede un drastico ridimensionamento dell’area del professionismo, da 100 a 60 club, con l’obiettivo di rinforzare la tenuta economica del sistema. La Lega Pro cesserebbe di esistere e verrebbe scissa in due campionati: Serie C Elite e Serie C. Il primo torneo rientrerebbe nell’area del professionismo con Serie A e B e come loro contemplerebbe un girone unico da 20 squadre. Le restanti 40 squadre di Lega Pro andrebbero invece a formare la nuova Serie C, composta da due gironi da 20 club e appartenenti alla nuova categoria del semiprofessionismo”.

In questa area finirebbe anche la neonata Serie D Elite, campionato da 54 squadre in tre gironi, mentre la Serie D rimarrebbe nella categoria dilettanti nazionali, con 144 club in 8 gironi con 18 partecipanti.

Niente playoff e playout.

“Allo stato, in particolare, non sembrano contemplati playoff e playout per la promozione e la retrocessione dalla Serie A. La formula avrebbe fascino televisivo e piace ad alcuni presidenti, ma non trova posto nei calendari intasati dagli impegni nazionali e internazionali. La sua adozione richiederebbe perciò un taglio dei partecipanti al massimo campionato italiano, a 18 o addirittura a 16, che però non incontra il favore di molti club”.

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